• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02106    il decreto-legge n. 91 del 2017, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 123 del 2017, nell'ambito degli interventi urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno, ha previsto...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02106presentato daCANNIZZARO Francescotesto presentato Martedì 16 marzo 2021 modificato Mercoledì 17 marzo 2021, seduta n. 470

   CANNIZZARO, OCCHIUTO, BARTOLOZZI, CASCIELLO, D'ATTIS, FASANO, FASCINA, FERRAIOLI, GIANNONE, LABRIOLA, PENTANGELO, PRESTIGIACOMO, PAOLO RUSSO, SARRO, ELVIRA SAVINO, COSIMO SIBILIA, SIRACUSANO, MARIA TRIPODI e TORROMINO. — Al Ministro per il sud e la coesione territoriale . — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge n. 91 del 2017, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 123 del 2017, nell'ambito degli interventi urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno, ha previsto e disciplinato la possibilità di istituzione delle zone economiche speciali all'interno delle quali le imprese già operative o di nuovo insediamento possono beneficiare di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative;
   con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 gennaio 2018 è stato adottato il regolamento recante l'istituzione di zone economiche speciali;
   con il decreto del direttore generale dell'Agenzia per la coesione territoriale n. 11 del 2021 è stata istituita la segreteria di supporto ai commissari delle zone economiche speciali;
   ad oggi risulta essere stato nominato solo il commissario della zona economica speciale della regione Calabria, con decreto del Presidente della Repubblica dell'8 ottobre 2020;
   il 10 dicembre 2020 il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, ha deliberato la nomina del commissario per la zona economica speciale jonica, ma non risulta ancora concluso il relativo iter;
   il legislatore ha previsto forme di semplificazione amministrativa e agevolazioni fiscali per le aree delle zone economiche speciali, creando, nelle intenzioni, speciali condizioni per gli investimenti e per lo sviluppo; di fatto, a distanza di tre anni e mezzo dalla loro istituzione, esse non sono ancora diventate quei laboratori per l'attrazione degli investimenti e quegli incubatori di innovazione, capaci di promuovere lo sviluppo produttivo e occupazionale di aree svantaggiate che avrebbero dovuto essere, come è avvenuto in modo esemplare in Paesi come la Polonia;
   da più parti, i presidenti delle regioni coinvolte stanno manifestando preoccupazione per la partenza lenta di questo istituto e per il sostanziale immobilismo sulla nomina dei commissari da parte dei Governi succedutisi, nonché sulla ancora non sufficiente solidità, in termini di risorse umane, strumentali e finanziarie, su cui i nominati e nominandi commissari possono e potranno contare;
   avviare le zone economiche speciali e renderle davvero operative, in questa fase di gravissima crisi economica, occupazionale e sociale, costituisce un'azione indispensabile e improcrastinabile e si porrebbe, in piena coerenza con la strategia che emerge nel testo del Piano nazionale di ripresa e resilienza, tra le iniziative di stretta competenza del Ministro interrogato –:
   se il Governo intenda e, in caso affermativo, con quali tempi adottare le iniziative di competenza per procedere alla nomina dei commissari e se e quali iniziative urgenti intenda adottare per assicurare il rilancio di questo istituto, da anni rimasto sulla carta. (3-02106)