• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/08450 (4-08450)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08450presentato daPERANTONI Mariotesto diLunedì 8 marzo 2021, seduta n. 464

   PERANTONI, ALBERTO MANCA, SCANU, CADEDDU, DEIANA e MARINO. — Al Ministro della cultura. — Per sapere – premesso che:

   Bono è un importante paese al centro della Sardegna, uno dei maggiori centri del Goceano. Abitato fin dall'epoca preistorica, il suo territorio è ricco di monumenti archeologici e testimonianze storiche, la maggior parte – purtroppo – in stato di incuria ed in precarie condizioni di conservazione. Non solo i circa 35 nuraghi (a titolo esemplificativo, si pensi a quelli di Sas Doppias, Mattafurones e Pilisserta, ubicati a nord-ovest di monte Rasu, e quelli di Ortivai, Tamuile, Seddei, Arisanis, Muselighes e Larattu, ad est) e gli ipogei del tipo domus de janas dislocati su tutto il territorio, ma anche l'immobile appartenuto al Canonico Frassu, patriota, amico e compagno di Giovanni Maria Angioy durante i moti antifeudali, versano nel più totale abbandono;

   il rischio di crolli è preoccupantemente concreto e attuale, così come il conseguente pericolo per la sicurezza e l'incolumità dei cittadini. Proprio nei giorni scorsi la cittadinanza ha denunciato che l'edificio che fu la residenza del Canonico Frassu ha subito un ulteriore crollo degli orizzontamenti in legno, per cui è assolutamente necessario e urgente un intervento di messa in sicurezza e di restauro;

   si consideri, inoltre, l'inestimabile potenziale perdita di identità non solo di un territorio già duramente provato dallo spopolamento delle aree interne, ma di tutta l'isola;

   Salvatore Frassu nacque a Bono nel 1777, prese parte ai moti rivoluzionari e repubblicani sardi della fine del Settecento in qualità di segretario di don Felice Mulas Rubatta, zio e padrino di Giovanni Maria Angioy, con lui protagonista nel processo rivoluzionario sardo. Con i suoi scritti combatté il feudalesimo imperante in Sardegna. Fu, per questo, perseguitato;

   del Canonico resta una lapide in marmo nel cimitero di Bono, scritta in sardo, che ne ricorda le virtù. Anche questa necessita di urgente restauro –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di garantire l'effettiva conservazione del patrimonio culturale e della memoria storica di Bono e di tutta la Sardegna, con particolare riferimento alla messa in sicurezza e al restauro dell'edificio che fu la residenza del Canonico Salvatore Frassu, ovvero se siano in corso interlocuzioni, approfondimenti e verifiche tra la competente soprintendenza per i beni culturali e le proprietà per la valutazione delle opportune iniziative da intraprendere.
(4-08450)