• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02081 (3-02081) (Presentata il 2 marzo 2021)



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02081presentato daMORETTO Saratesto diMercoledì 3 marzo 2021, seduta n. 463

   MORETTO, FREGOLENT, D'ALESSANDRO e MOR. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:

   il secondo mese del 2021 si chiude con una contrazione di immatricolazioni di auto pari a –12,3 per cento sul pari periodo 2020. La produzione degli autoveicoli in Italia nel 2020, rispetto al 2019, ha subito, infatti, una contrazione pari al 15 per cento, cifra che difficilmente sarà recuperata nella sua totalità nel 2021;

   soltanto la produzione di veicoli ibridi plug-in, pari a + 246,4 per cento, e delle altre ibride elettriche (+149,9 per cento), oltre alle elettriche pure (+30,4 per cento), ha registrato una significativa crescita, anche se i numeri assoluti sono assolutamente insufficienti a colmare l'abbattimento della produzione dei veicoli tradizionali;

   dopo il successo degli incentivi auto 2020 il Governo ha confermato l'arrivo di nuovi incentivi anche nel 2021. Il sistema incentivante, infatti, ha consentito di contenere la flessione delle vendite di auto nel nostro Paese – che pure è stata pesante, con una riduzione del 27 per cento dei dati 2019 sul 2020 – ma non può rappresentare uno strumento di intervento strutturale e di lungo periodo;

   ad avviso degli interroganti, sul fronte della produzione le operazioni finanziarie Iveco e Stellantis, quest'ultima intrapresa anche per investire sempre più sulla tecnologia ibrida ed elettrica, sono state realizzate in assenza di un qualsiasi ruolo del Governo pro tempore sia in termini di politiche industriali che di supporto e indirizzo degli investimenti privati;

   nel Piano nazionale integrato per l'energia ed il clima (Pniec), settore del trasporto privato, il Governo aveva rivisto al rialzo le previsioni di crescita dei veicoli elettrici, ibridi e ibridi elettrici plug-in (Phev), puntando ad una diffusione complessiva di quasi 6 milioni di veicoli ad alimentazione elettrica (di cui circa 4 milioni di veicoli elettrici puri) entro il 2030, che risulta però difficilmente raggiungibile nel contesto attuale;

   lo stesso Piano nazionale integrato per l'energia ed il clima prevedeva l'impegno a introdurre quote obbligatorie di veicoli elettrici per il trasporto pubblico;

   nell'attuale bozza di Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), per il settore automotive non è al momento prevista la creazione di una filiera specifica sulla mobilità elettrica anche attraverso la riconversione delle industrie esistenti, mentre si riserva ampio spazio all'energia rinnovabile, con particolare riferimento all'idrogeno –:

   quale sia la strategia del Governo per il settore dell'automotive da introdurre nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, anche in termini di investimenti pubblici indispensabili per guidare la transizione ecologica, e, parallelamente, quali iniziative intenda adottare per indirizzare gli investimenti privati in questo importante comparto.
(3-02081)
(Presentata il 2 marzo 2021)