• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02845-A/112    premesso che:     il provvedimento in esame, l'Atto Camera 2845 «Conversione in legge del decreto-legge 31 dicembre 2020, n. 183, recante disposizioni urgenti in materia di...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02845-A/112presentato daROSSINI Emanuelatesto diMartedì 23 febbraio 2021, seduta n. 461

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame, l'Atto Camera 2845 «Conversione in legge del decreto-legge 31 dicembre 2020, n. 183, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, di esecuzione della decisione (UE, EURATOM) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, nonché in materia di recesso del Regno Unito dall'Unione europea», contiene, tra l'altro, una serie di misure volte a posticipare l'entrata in vigore di alcune disposizioni normative e/o di prorogare l'efficacia di leggi altrimenti in scadenza;
    in sede di conversione sono state presentate diverse proposte emendative, come l'emendamento 12.105, che, causa tempi ristrettissimi, le commissioni riunite (I e V) non hanno potuto esaminare;
    è stata approvata dalle Commissioni riunite di Bilancio e di Affari Costituzionali della Camera la proposta emendativa di prorogare gli incentivi per il 2021 per gli impianti a biogas fino a 300 kW che facciano parte del ciclo produttivo di una impresa agricola;
    rimangono invariati i requisiti relativi all'alimentazione, previsti ai sensi dell'articolo 1, comma 954 della legge n. 145 del 2018, che impone che l'alimentazione degli impianti biogas fino a 300 kWe derivi per almeno l'80 per cento da reflui e materie derivanti dalle aziende agricole realizzatrici e per il restante 20 per cento da loro colture di secondo raccolto;
    la proroga non migliora il profilo di alimentazione degli impianti, poiché non prevede alcuna modifica relativa all'obbligo di utilizzo esclusivo degli effluenti zootecnici delle aziende realizzatrici;
    ottimizzare la logistica e l'approvvigionamento dei sottoprodotti di origine zootecnica locali è una delle principali leve di competitività;
    consentire il pieno utilizzo e valorizzazione dei reflui zootecnici è uno dei principi cardini di una economia circolare che implica una vera attenzione ambientale in linea con l'istituzione del Ministero della transizione ecologica,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, in attesa dell'emanazione del nuovo Decreto ministeriale c.d. PER 2, di garantire la flessibilità e sostenibilità nell'uso delle matrici, senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, eliminando il divieto di approvvigionarsi di reflui di terzi a breve distanza dall'impianto.
9/2845-A/112. Emanuela Rossini, Plangger, Gebhard, Schullian.