• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/08344 (4-08344)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08344presentato daLAPIA Maratesto diMartedì 23 febbraio 2021, seduta n. 461

   LAPIA. — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   i Giganti di Mont'e Prama sono sculture scoperte nel 1974 in località Mont'e Prama (comune di Cabras, Sardegna). Si tratta, in sostanza, di reperti molto delicati che nel loro complesso assumono un valore storico e culturale inestimabile, sia per il comune di Cabras che per tutta l'isola: vanno dunque senza dubbio tutelati e preservati;

   il sito, nel complesso, ha da tempo la necessità di urgenti ed estesi interventi di tutela e di indagine archeologica da parte delle istituzioni regionali e nazionali preposte, allo scopo di conoscerne tutte le sue potenzialità e di promuovere al contempo un'adeguata valorizzazione: l'urgenza si fa più pressante in un momento in cui la pandemia da Covid-19 ha costretto tutte le aree culturali del nostro Paese a fermare gli ingressi dei visitatori, diminuendo drasticamente i fondi necessari alla loro tutela e conservazione;

   la Soprintendenza per i beni archeologici di Cagliari e Oristano, al fine di effettuare un lavoro di restauro delle statue di cui in narrativa, intende ad oggi trasportarle nei laboratori attrezzati di Cagliari. Tutto ciò ha suscitato la ferma indignazione del sindaco del comune di Cabras, Andrea Abis, e dei suoi abitanti, i quali richiedono che i lavori di restauro delle statue siano effettuati in loco, evitando trasporti eccezionali in altra sede: questo al fine di tutelarne l'integrità ma anche per valorizzare il sito stesso, ove sono già presenti i reperti storici;

   il timore del primo cittadino e dei residenti, infatti, sarebbe quello che una volta tradotte le statue a Cagliari, le stesse possano subire un tempo di permanenza estremamente lungo e che, alla fine, potrebbero addirittura non far più ritorno presso l'originaria sede. Dal momento che il sito rappresenta una preziosa risorsa per il comune di Cabras e tutta l'area circostante, ciò arrecherebbe seri danni all'immagine del luogo ed all'economia turistica;

   nei giorni scorsi la soprintendente di Cagliari, dottoressa Maura Picciau, si è recata presso il Museo Giovanni Marongiu di Cabras al fine di effettuare l'ispezione preliminare alle statue: ispezione che prelude al trasferimento presso il laboratorio del museo archeologico nazionale di Cagliari come già sopra descritto. Il sindaco del comune di Cabras, Andrea Abis, ha emanato un'ordinanza di chiusura del museo stesso in data mercoledì 10 febbraio 2021 «per una questione – come lo stesso ha affermato alla stampa – di ordine pubblico». La visita ispettiva, pertanto, non ha avuto luogo come previsto;

   lo scontro che si è creato tra la Soprintendenza ed il comune di Cabras, nella persona del sindaco Abis, rischia adesso di avere risvolti giudiziari, in quanto secondo quanto riportato dalla stampa regionale, la dottoressa Maura Picciau avrebbe presentato un esposto presso il Nucleo per la tutela del patrimonio – Carabinieri;

   i cittadini di Cabras continuano a manifestare il loro fermo dissenso anche con azioni di protesta pubblica come quella che si è svolta sabato 13 febbraio 2021 nel centro della città;

   il Ministro interrogato a seguito di tale protesta ha assicurato a mezzo stampa, che le sculture faranno ritorno nel sito di Cabras una volta completata l'opera di restauro –:

   se il Ministro non intenda promuovere, di concerto con la Soprintendenza per i beni archeologici di Cagliari ed Oristano, la regione Sardegna ed il comune di Cabras, la redazione di un accordo sottoscritto da tutte le parti in causa, accordo, che si renderebbe opportuno al fine di rassicurare la comunità di Cabras ed i suoi amministratori circa il riposizionamento delle sculture, dopo la fine dei lavori di restauro, presso il loro sito originario.
(4-08344)