• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/08185 (4-08185)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08185presentato daLUCASELLI Ylenjatesto presentato Mercoledì 17 febbraio 2021 modificato Giovedì 18 febbraio 2021, seduta n. 459

   LUCASELLI, CIABURRO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'istruzione, al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   è diventato un vero e proprio caso di interesse nazionale la distribuzione nelle scuole italiane delle mascherine Fca non solo perché odiate da insegnanti e studenti per i noti problemi di vestibilità, ma perché ritenute addirittura pericolose, al punto che sarebbe stata avanzata l'ipotesi di «frode pubblica», come denunciato da Rete Iside onlus, USB-Unione Sindacale di Base e OSA alla procura della Repubblica di Roma e alla procura regionale del Lazio presso la Corte dei conti;

   in particolare, secondo i test condotti in laboratorio, tali mascherine non soddisferebbero i requisiti di norma e non garantirebbero adeguata protezione contro il COVID;

   le analisi di Archa srl, società accreditata da Accredia, ente designato dal Governo italiano proprio a, per attestare competenza, indipendenza e imparzialità dei laboratori che verificano la conformità di beni e servizi alle norme, sarebbero state eseguite per accertare il potere filtrante di due lotti di mascherine Fca Italy: uno pediatrico per le scuole, prodotto a settembre 2020, e uno per adulti, prodotto per i lavoratori Fca a novembre 2020;

   le analisi avrebbero attestato che le mascherine pediatriche hanno un potere filtrante, ossia un'efficacia di protezione da agenti esterni, di appena l'83,53-86, 39 per cento, ben al di sotto del valore minimo imposto dalla legge del 98 per cento, mentre le mascherine per adulti avrebbero un potere filtrante dell'89-90 per cento invece del 98 per cento;

   se tali risultati fossero accertati, significherebbe che i milioni di mascherine acquistate dalla struttura commissariale di Arcuri e fornite ogni giorno alle scuole per garantire l'incolumità di studenti e personale scolastico avrebbero una capacità di filtraggio inferiore a quella necessaria a proteggerli;

   con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 marzo 2020, proprio per agevolare la riconversione industriale delle aziende e aiutare nella produzione dei dispositivi di protezione, era stata prevista una deroga rispetto al normale iter di accertamento dei requisiti di conformità per la produzione e la vendita di mascherine chirurgiche per la protezione delle vie respiratorie, delegando all'istituto superiore di sanità compito di validare che le mascherine fossero, in ogni, caso, a norma; nella denuncia presentata si legge che la società Fca Italy S.p.a. ha ottenuto la validazione di 5 tipologie di mascherine (4 per adulti e 1 pediatrico) di tipo 2R, il che comporta che il colosso dell'auto ha autocertificato, o comunque avrebbe dovuto autocertificare, che tutte le mascherine prodotte siano conformi ai parametri previsti dalla norma EN 14683, in particolare, per il parametro «potere filtrante (BFE)», per il quale il potere di protezione deve essere del 98 per cento rispetto agli agenti inquinanti, in questo caso il Sars-Cov-2;

   i sindacati hanno sporto denuncia chiedendo di verificare gli estremi del reato di frode in pubbliche forniture, ma anche ogni altra ipotesi di reato in relazione al pericolo cagionato all'incolumità pubblica, anche con riguardo agli eventuali omessi controlli dei dispositivi di protezione distribuiti in aula –:

   se il Governo sia a conoscenza dei gravissimi fatti esposti in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere per ritirare immediatamente dal mercato le mascherine prodotte da Fca Italy S.p.a., al fine di garantire la salute di studenti e lavoratori;

   se e quali immediate iniziative di competenza il Governo intenda assumere in ordine alla sussistenza di un danno erariale per lo Stato, vista l'elevata produzione di tali mascherine, pari a 11 milioni al giorno, pari al 70 per cento del fabbisogno delle scuole italiane.
(4-08185)