• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/08253 (4-08253)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08253presentato daBENVENUTO Alessandro Manueltesto diMercoledì 17 febbraio 2021, seduta n. 458

   BENVENUTO, LUCCHINI, BADOLE, D'ERAMO, PAROLO, PATASSINI, RAFFAELLI, VALBUSA, VALLOTTO, GAVA e DURIGON. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   Romatoday, del 22 gennaio 2021, critica l'incremento delle attività della rimozione a Roma di rifiuti ingombranti abbandonati su strada, per 2000 camion nel 2020, costati 2,6 milioni in più rispetto al 2019; solo nell'ultimo quadrimestre 2020 Ama ha raccolto 1750 tonnellate di tali rifiuti, più 330 rispetto allo stesso periodo 2019;

   infatti, la crisi rifiuti a Roma è tuttora presente anche se l'assenza di turisti nel periodo di pandemia da Covid-19 ha reso meno allettante l'argomento per le pagine di cronaca; i romani lamentano ancora cassonetti straripanti e ratti e gabbiani che si cibano direttamente dai sacchi della spazzatura per strada;

   dopo la chiusura di Malagrotta nel 2013, che per 30 anni è stata la discarica della città, nessuna vera strategia è stata adottata per il recupero e smaltimento di oltre 1,7 milioni di tonnellate di rifiuti annui che produce Roma;

   a poco è servita la pubblicità del piano industriale Ama 2019-2024, per una nuova discarica di servizio, due impianti biogas, due nuovi tmb, potenziamento della termovalorizzazione, o il piano rifiuti 2019-2025, approvato dalla regione e contrapposto alle scelte comunali, che prevede riduzione della produzione dei rifiuti, raccolta differenziata al 70 per cento nel 2025, riciclo, obbligo all'autosufficienza impiantistica per ognuno dei 5 Ato e no alla costruzione di nuovi termovalorizzatori;

   dopo il disastroso incendio dell'impianto del Salario, nel dicembre 2018, che ha ricoperto di fumo tossico la città, il Ministro interrogato ha creato una task-force permanente per la costante crisi dei rifiuti a Roma, ma l'amministrazione comunale ha continuato la propria strategia ideologica a «rifiuti zero» per tredici nuove strutture di mini compostaggio diffuso, che dovrebbe risolvere i problemi basandosi quasi esclusivamente sul compostaggio e sul riciclaggio dei materiali organici, peraltro, mai resa effettivamente operativa;

   nel dicembre 2020, la giunta regionale ha approvato la proroga, al 31 dicembre 2021 del conferimento di 70 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati di Roma negli impianti abruzzesi di tmb, restando ancora sulla carta la costruzione di impianti necessari a garantire la sostenibilità del sistema nel territorio Laziale;

   nel gennaio 2021, RomadailyNews informa dell'approvazione dalla commissione ambiente comunale del nuovo regolamento gestione rifiuti urbani, elaborato in collaborazione con Ispra che dovrebbe recepire le recenti direttive comunitarie sull'economia circolare e istituisce un Ispettore ambientale e prevede inasprimento sanzionatorio per i trasgressori, fino a 500 euro, divieto di conferimento a Roma di rifiuti di altri comuni e novità su spreco alimentare, «ecofeste» e auto compostaggio; nessuna notizia sulla costruzione di nuovi impianti;

   un'inchiesta di Panorama del 30 dicembre 2020 evidenzia carenze impiantistiche di trattamento sul territorio nazionale per 5,7 milioni tonnellate rifiuti/annue e una situazione disastrosa dal 2018, in seguito al blocco cinese dell'importazione incondizionata di circa 7,1 milioni di tonnellate rifiuti/annue e alla crisi di alcuni settori produttivi che hanno causato un crollo della richiesta di materie prime riciclate. Si tratta di un'emergenza, aggravatasi col Covid-19, che attualmente incoraggia profitti enormi, grazie a nuove rotte di smaltimento illecito verso Europa dell'Est e Africa; nel Sud-ovest della Bulgaria, la vecchia centrale a carbone di Bobov Dol sembra essere trasformata in un inceneritore di rifiuti dai più inquinanti d'Europa; nel febbraio 2020 sono stati rispediti in Campania, ad Avellino, 17 vagoni ferroviari, con 815 tonnellate di rifiuti pericolosi intercettati dai nostri investigatori nel porto di Varna;

   quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda adottare, per quanto di competenza, anche in vista delle risorse in arrivo del Recovery fund, per dare risposte concrete alla crisi rifiuti sopra evidenziata e alle carenze di impianti di trattamento del territorio di Roma;

   quali siano le conclusioni della task-force a suo tempo istituita per l'emergenza rifiuti di Roma e come vengono gestiti e smaltiti i rifiuti di Lazio e Campania, in considerazione delle problematiche segnalate in premessa.
(4-08253)