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Atto a cui si riferisce:
C.4/03730 (4-03730)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 22 gennaio 2021
nell'allegato B della seduta n. 455
4-03730
presentata da
GEMMATO Marcello

  Risposta. — Per quanto riguarda l'adozione di interventi psicopedagogici basati sull'analisi del comportamento applicata (metodo ABA-Applied Behaviour Analysis) in soggetti affetti da autismo, è opportuno ricordare che, ad oggi, non esiste un particolare modello di intervento per il quale vi sia una evidenza conclusiva e risolutiva.
  Tuttavia, l'orientamento internazionale sostiene il ricorso ad un intervento tempestivo, intensivo e strutturato, volto a modulare gli approcci psicoeducativi adeguandoli alle esigenze individuali dei soggetti, senza privilegiare uno specifico metodo.
  La riconduzione di tutti gli interventi rivolti ai soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico al solo metodo ABA, in effetti, deve comunque tenere conto degli aspetti di complessità ed eterogeneità che connotano i disturbi dello spettro autistico e che rendono, quindi, necessario l'approccio dinamico alla sua cura, basato su una molteplicità di opzioni terapeutiche.
  Gli studi scientifici raccomandano, pertanto, di acquisire una visione chiara della condizione di disabilità e dei principi cardine di ogni intervento di cura, in quanto al centro di ogni azione c'è la persona con individualità, specificità e bisogni particolari.
  La scelta dell'intervento più appropriato deve essere effettuata, tenendo conto delle migliori evidenze scientifiche e delle caratteristiche cliniche del paziente: condizione patologica, presenza di comorbilità, età del soggetto, ciclo di vita della famiglia, risorse di contesto.
  La stessa Linea guida 21 su «Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti», dell'istituto superiore di sanità del 2011, riconosce come efficaci una molteplicità di interventi e per ognuno formula specifiche raccomandazioni.
  Tra questi interventi sono individuati: interventi mediati dai genitori, interventi di supporto per le abilità comunicative, interventi di supporto per la comunicazione sociale e l'interazione, programmi educativi, programmi intensivi comportamentali, interventi comportamentali focali, terapia cognitivo-comportamentale.
  Il metodo ABA, riportato tra i programmi intensivi comportamentali, è solo uno dei diversi interventi che possono essere proposti.
  Attualmente è in fase di aggiornamento la Linea guida autismo per l'adulto, mentre è in corso di elaborazione quella per l'età evolutiva.
  Anche nella raccomandazione 14 delle Linee guida per autismo della Società Italiana di Neuropsichiatria Infantile (SINPIA), si sostiene che non esiste un metodo che si attagli a tutti i bambini autistici, per tutte le età, e che possa rispondere a tutte le molteplici esigenze direttamente o indirettamente legate all'autismo.
  Non si possono, quindi, vincolare gli interventi ad un unico "metodo", mentre è necessario declinare questi ultimi secondo il modello bio-psicosociale, in rapporto cioè alle caratteristiche della persona e del contesto.
  È, dunque, necessario che venga effettuata una adeguata valutazione clinica per monitorare nel singolo bambino l'efficacia dell'intervento, ovvero se e quanto tale intervento produca i risultati attesi a vantaggio della qualità della vita dei ragazzi affetti da autismo e delle loro famiglie.
  Il Ministero della salute da anni sostiene numerose iniziative rivolte al sostegno delle persone affette da autismo.
  In merito alla sperimentazione di adeguati interventi terapeutico-riabilitativi e all'attuazione di interventi per il miglioramento delle condizioni di vita e per l'inserimento scolastico, sociale e lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico, si precisa quanto segue.
  Nell'ambito delle attività di «formazione della rete educativa» finanziate con il Fondo autismo, il Ministero della salute ha incaricato l'Istituto superiore di sanità di realizzare moduli di formazione sull'inclusione scolastica e lavorativa.
  Riguardo alla «formazione della rete curante», l'istituto superiore di sanità ha organizzato, di concerto con i direttori e professionisti dei «Master» più accreditati a livello nazionale, un corso di alta formazione dal titolo «Analisi del comportamento applicata al disturbo dello spettro autistico».
  Il Ministero della salute, per dare attuazione agli adempimenti previsti dalla legge 18 agosto 2015, n. 134, recante «Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie», ha finanziato con 1 milione di euro del «Fondo autismo» (il cui utilizzo è normato con decreto del Ministro della salute del 30 dicembre 2016, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze), tra le varie iniziative, anche un progetto di sperimentazione, valutazione e diffusione delle migliori pratiche per l'integrazione scolastica, la transizione dall'istruzione al lavoro e l'inclusione lavorativa.
  Tale progetto, dal titolo «Pensami adulto», della durata di 24 mesi, attualmente in corso, è coordinato dalla Regione Lazio e prevede la partecipazione delle Regioni Lazio, Friuli Venezia-Giulia, Molise, Calabria, Basilicata.
  L'obiettivo del progetto è la sperimentazione di buone prassi per giovani adulti con disturbi dello spettro autistico integrate in un sistema virtuoso, che colleghi il secondo ciclo di istruzione con il mondo del lavoro, attraverso processi di inclusione scolastica e transizione scuola-lavoro in un contesto «profit/no profit».
  Nel progetto vengono utilizzate metodologie «evidence based» di valutazione e intervento diretto sui giovani con disturbi dello spettro autistico, nonché di monitoraggio degli esiti delle azioni previste.
  a) Attualmente sono in fase di elaborazione le Linee guida per la diagnosi e il trattamento di bambini/adolescenti e degli adulti con disturbi dello spettro autistico. Il Ministero della salute, per il tramite dell'istituto superiore di sanità (Iss), sta attivando iniziative nazionali finalizzate alla definizione di percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali e percorsi differenziati per la formulazione del progetto di vita, sulla base delle diverse necessità di supporto, livello funzionamento adattivo, disturbi associati delle persone con ASD e dei loro familiari. Presso l'Iss e stato istituito un gruppo di lavoro che si occuperà di definire e implementare, nelle Regioni e provincie autonome:

   a.1: gli strumenti di valutazione per la pianificazione del progetto di vita basato sui costrutti della «Quality of life»; a.2: i percorsi differenziati al trattamento (ad esempio strumenti di valutazione dei bisogni di sostegno della popolazione adulta, diagnosi differenziale di comportamento problema/psicopatologia, valutazione dei bisogni di salute); a.3: i percorsi differenziati per la promozione delle autonomie (inclusi percorsi per l'inclusione lavorativa e la promozione dell'autonomia abitativa); a.4: i corsi di formazione degli operatori del Servizio sanitario nazionale/Servizio sanitario regionale sui punti a.1, a.2 e a.3 (su questa ultima attività verranno erogati 20 milioni di euro con ricadute importanti e dirette sulle persone nello spettro e i loro familiari).
La Sottosegretaria di Stato per la salute: Sandra Zampa.