• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02835-A/025    premesso che:     il provvedimento in esame ha prorogato, nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02835-A/025presentato daGAVA Vanniatesto diMercoledì 20 gennaio 2021, seduta n. 454

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame ha prorogato, nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, la sospensione delle «attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi»;
    la pandemia che stiamo vivendo, oltre a mettere a dura prova il sistema sanitario, sta creando gravi danni al nostro Paese a livello sia sociale che economico e uno dei settori più colpiti dalle passate e recenti restrizioni è proprio il comparto sportivo: purtroppo, nonostante i rigidissimi protocolli adottati in questi mesi e gli ingenti investimenti affrontati per adeguare le strutture alle prescrizioni normative, tantissime palestre, piscine e centri sportivi sono oggi in grosse difficoltà economiche e molti di questi sono addirittura stati costretti a chiudere, mettendo tanti dipendenti in cassa integrazione;
    il mondo dello sport si è riunito lo scorso 4 novembre davanti a Palazzo Montecitorio per chiedere al governo la riapertura immediata delle attività oppure «veri ristori». «Lo sport merita rispetto», questo lo slogan della manifestazione per protestare contro lo stop agli impianti decretato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dello scorso 24 ottobre per far fronte all'emergenza COVID-19 e poi confermato dai provvedimenti più recenti. Gli operatori del settore hanno manifestato anche in quella sede tutta la loro preoccupazione perché, nonostante abbiano speso centinaia di migliaia di euro per mettere i loro impianti in regola, ancora una volta non si consente a questo comparto di ripartire, neppure nella modalità « one-to-one», con personal trainer, sempre più richiesta dagli sportivi proprio per il distanziamento e la sicurezza che garantisce;
    al riguardo appare incomprensibile la disparità di trattamento tra alcune attività che, per loro natura di servizi alla persona, richiedono contatti ravvicinati con i clienti e gli allenamenti « one-to-one»: le prime possono restare aperte nei consueti orari mentre le palestre o le piscine che con allenamenti singoli consentirebbero di sfruttare spazi ampi all'interno delle strutture sportive, assicurando il distanziamento e la sanificazione tra un appuntamento e l'altro, restano chiuse. Il tutto precludendo ogni possibilità di sopravvivenza a un settore fermo da mesi e al quale sono stati destinati ristori del tutto inadeguati alle perdite realmente subite a causa della chiusura,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi della disciplina in esame al fine di valutare la possibilità di adottare, per le esigenze illustrate in premessa, ulteriori iniziative normative per consentire la ripresa delle attività sportive perlomeno nella modalità « one-to-one», con personal trainer al fine di far ripartire un settore altrimenti destinato al fallimento.
9/2835-A/25. (Testo modificato nel corso della seduta) Gava, Andreuzza, Fiorini, Pettazzi, Piastra, Saltamartini.