• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02237 CALANDRINI - Ai Ministri della salute e per gli affari regionali e le autonomie. - Premesso che: presso il Ministero della salute è stato istituito un gruppo di lavoro intersettoriale...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02237 presentata da NICOLA CALANDRINI
martedì 19 gennaio 2021, seduta n.293

CALANDRINI - Ai Ministri della salute e per gli affari regionali e le autonomie. - Premesso che:

presso il Ministero della salute è stato istituito un gruppo di lavoro intersettoriale con l'obiettivo di fornire un piano nazionale per la vaccinazione anti SARS-CoV-2, che ha definito le strategie vaccinali, i modelli organizzativi, la logistica, le caratteristiche del sistema informativo di supporto a tutte le attività connesse con la vaccinazione, gli aspetti relativi alla comunicazione, alla vaccinovigilanza e sorveglianza, e ai modelli di impatto e di analisi economica;

l'attuazione di tale piano strategico è affidata al commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica;

la Costituzione italiana riconosce la salute come un diritto fondamentale dell'individuo e delle comunità, e conseguentemente, lo sviluppo di raccomandazioni su gruppi target a cui offrire la vaccinazione dovrebbe essere ispirato dai valori e principi di equità, reciprocità, legittimità, protezione, promozione della salute e del benessere, su cui basare la strategia di vaccinazione;

al fine di sfruttare l'effetto protettivo diretto dei vaccini, sono state identificate le seguenti categorie da vaccinare in via prioritaria nelle fasi iniziali: 1.404.037 operatori sanitari e sociosanitari, 570.287 residenti e personale dei presidi residenziali per anziani, 4.442.048 persone di età avanzata e superiore agli 80 anni, per un totale di 6.416.372 persone;

risulta inoltre che il numero di persone dai 60 ai 79 anni sia pari 13.432.005, mentre quello della popolazione con almeno una comorbidità cronica è pari a 7.403.578;

la governance del piano di vaccinazione è svolta mediante il coordinamento tra il Ministro della salute, la struttura del commissario straordinario e le Regioni e Province autonome;

risulterebbe da organi di stampa che nel comune di Scicli (Ragusa) e nelle province di Modena e Bologna siano stati somministrati vaccini a persone che non erano in lista, mediante un sistema fondato su legami di parentela, amicizia o conoscenza, e che alcune dosi sarebbero tra l'altro state somministrate anche a minori;

vi sono poi stati i casi eclatanti, complici i social network, del centro unico vaccinale di Baggiovara nel modenese e della ASL di Latina ove alcuni dirigenti con mansioni di ufficio avrebbero avuto dosi anti SARS-CoV-2 pur non rientrando tra le categorie da vaccinare, ossia passando avanti al personale medico e infermieristico esposto ad un elevato rischio di contagio trovandosi a fronteggiare l'epidemia in prima linea;

a parere dell'interrogante è opportuno che le autorità preposte dispongano accertamenti e diano informazioni in merito alla prassi emersa sulla stampa;

è infatti di tutta evidenza che la somministrazione a soggetti diversi da quelli di cui alle categorie prioritarie disattenderebbe i principi di priorità enunciati nel piano,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto e se corrisponda al vero che siano state somministrate dosi di vaccino anti SARS-CoV-2/COVID-19 a personale dirigente con mansioni da ufficio e ad altri soggetti diversi da quelli individuati quali categorie prioritarie;

quali azioni intendano intraprendere, qualora tali fatti dovessero essere accertati, nei confronti dei responsabili che avrebbero disatteso i principi di priorità stabiliti nel piano strategico nazionale per la vaccinazione.

(3-02237)