• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02231 MORONESE, SANTILLO, LA MURA, CASTELLONE, PRESUTTO, VACCARO, CORRADO, MONTEVECCHI, PAVANELLI, PUGLIA, LANNUTTI, FERRARA, CROATTI, TRENTACOSTE, DE LUCIA, RICCIARDI, PISANI Giuseppe, ACCOTO,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02231 presentata da VILMA MORONESE
giovedì 14 gennaio 2021, seduta n.292

MORONESE, SANTILLO, LA MURA, CASTELLONE, PRESUTTO, VACCARO, CORRADO, MONTEVECCHI, PAVANELLI, PUGLIA, LANNUTTI, FERRARA, CROATTI, TRENTACOSTE, DE LUCIA, RICCIARDI, PISANI Giuseppe, ACCOTO, ANGRISANI, BOTTO, GIANNUZZI - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Premesso che a quanto risulta agli interroganti:

è pervenuta alla Regione Campania istanza prodotta dalla ditta Waste Recovery S.r.l. per il rilascio dell'autorizzazione unica alla realizzazione e gestione di un impianto di rifiuti pericolosi e non pericolosi, da ubicare nel Comune di Castel Volturno (Caserta) S.P. 333 (ex S.S. 264) Km 3,100, Località Tre Pizzi; dalla relazione tecnica prodotta dalla ditta Waste Recovery risulta che l'impianto vorrebbe gestire 86.250 tonnellate all'anno tra rifiuti pericolosi e non, e che tra le numerose categorie dei rifiuti da trattare vi sarebbero anche i fanghi derivati dalla depurazione delle acque reflue;

considerato che:

nel 2007 un'inchiesta denominata "Chernobyl" sul traffico illecito di rifiuti condotta dalla Procura di S. Maria Capua Vetere portò ad indagare 38 persone e al fermo di Ludovico e Giuseppe Ucciero titolari dell'azienda Naturambiente S.r.l. di Castel Volturno, accusati di avere organizzato un'associazione criminale dedita all'illecito smaltimento di rifiuti, in particolare di fanghi prodotti dal trattamento di acque reflue urbane provenienti dagli impianti di depurazione ubicati nelle province di Napoli e di Caserta;

nella "Relazione territoriale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella Regione Campania" della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti della XVIª Legislatura, venivano ricostruite le modalità di gestione degli appalti sui rifiuti e i rapporti con la criminalità organizzata, in particolare con il clan dei casalesi, di Ludovico Ucciero e delle società da lui gestite nello specifico: La Castellana di Cassandra Angela & C. s.n.c, La Castellana di Ucciero Ludovico & C. s.n.c, Ecologia Euroambiente di Ucciero Luigi e C. s.n.c.;

l'8 giugno 2011 Ludovico Ucciero veniva arrestato dalla DDA di Napoli con l'accusa di concorso esterno in associazione camorristica e per aver gestito il deposito dei rifiuti nell'epoca dell'emergenza rifiuti in Campania sin dagli anni 2000. Furono sottoposte a sequestro preventivo anche 4 società a lui riferite. Successivamente nel 2013 veniva assolto dai reati a lui contestati;

il 4 aprile 2016 la signora Teodora Ucciero in qualità di legale rappresentante della ditta Naturambiente S.r.l. produceva istanza presso la Regione Campania per la realizzazione di un impianto per la messa in riserva, lo stoccaggio, il recupero e lo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi da realizzarsi in Castel Volturno alla SS 264 km 3,100, in località Tre Pizzi. Istanza che veniva protocollata con codice procedimento n. 7824;

il 28 marzo 2018 l'inchiesta "Chernobyl", dopo un lungo e travagliato procedimento processuale, veniva archiviata dal Tribunale di Salerno;

risulta agli interroganti da atti documentali che il signor Alfonso Gallo sia stato dal 2006 al 2008 amministratore unico della ditta Naturambiente S.r.l. e che la stessa abbia assunto nel gennaio 2019 il nome di Waste Recovery S.r.l. e oggi sia interamente detenuta dalla Holding Share S.r.l. Quest'ultima, con sede in Caserta, ha come amministratore unico il signor Luigi Ucciero, ed è partecipata in quote uguali tra i signor i Luigi, Teodora, Giustino e Giuseppe Ucciero;

la società Clanius S.c.ar.l., con sede operativa in Villa Literno (Napoli), rappresentata legalmente dal signor Alfonso Gallo e la Ecologia Euroambiente di Luigi Ucciero, furono coinvolti in un'inchiesta della Procura di Tempio Pausania in Sardegna nel dicembre del 2018, per il conferimento di fanghi di depurazione delle acque reflue arrivati nella discarica di Spiritu Santu provenienti dal depuratore di Villa Literno gestito dalla Clanius e trasportati dalla Ecologia Euroambiente. La Procura locale contestò l'illecito conferimento, non rientrando tra i rifiuti ammissibili, ed emissioni moleste. Nell'ottobre 2020 l'inchiesta è stata archiviata a seguito di un'ammissione di colpa della locale ARPA, che avrebbe ammesso un errore sulle analisi da essa effettuate;

nei piani di sviluppo rurale la Regione Campania riconosce Castel Volturno come area ad agricoltura intensiva;

l'art 196, al comma 3, del decreto legislativo n. 152 del 2006 prevede che "Le regioni privilegiano la realizzazione di impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti in aree industriali, compatibilmente con le caratteristiche delle aree medesime, incentivando le iniziative di auto-smaltimento" e che non risultano zone ASI nel Comune in oggetto;

il sito per cui si richiede il rilascio di autorizzazioni risulta iscritto nella Tabella 4-bis 1 - dell'elenco recante il censimento dei siti potenzialmente contaminati nell'ex SIN "litorale domitio flegreo ed agro aversano", come sito "in attesa di indagine", determinando gli effetti di cui all'art. 8 della DGR n. 685 del 30 dicembre 2019 - Piano regionale di bonifica della Regione Campania;

considerato infine che:

gli interroganti ritengono che il territorio ricompreso nel Comune di Castel Volturno sia interessato da questioni annosamente note e rilevanti di inquinamento ambientale, che tutt'oggi risultano irrisolte, come quelle che interessano il fiume Volturno, i Regi Lagni, l'Agnena, la discarica SO.GE.RI., l'abbandono e l'incendio dei rifiuti, che ne frenano e ne danneggiano l'enorme potenziale attrattivo sia per gli aspetti naturalistici che turistici;

l'attività della ditta richiedente le autorizzazioni, la Waste Recovery S.r.l., risulta sospesa,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia informato dei fatti esposti;

se intenda attivarsi, per quanto di competenza, presso il Comune e la Regione Campania affinché siano rispettati rigorosamente tutti i criteri previsti dalle norme vigenti in materia di autorizzazione di impianti industriali di gestione dei rifiuti.

(3-02231)