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Atto a cui si riferisce:
S.4/03848 PELLEGRINI Emanuele, IWOBI, LUCIDI, VESCOVI, CAMPARI, CORTI, RUFA, PERGREFFI - Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e delle infrastrutture e dei trasporti. -...



Atto Senato

Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 092
all'Interrogazione 4-03848

Risposta. - Il Ministro della salute ha adottato una serie di ordinanze, a partire dal 9 luglio, volte a contenere il rischio di reimportazione del contagio da SARS-CoV-2 in Italia dall'estero, in ragione della situazione epidemiologica in alcuni Paesi. Come ricordato, le ordinanze contenevano un elenco di Paesi dai quali era vietato l'ingresso a coloro che vi avessero soggiornato o transitato nei 14 giorni precedenti all'arrivo in Italia, con conseguente sospensione dei voli diretti e indiretti. Erano previste eccezioni solo per coloro che avessero la residenza in Italia da prima del 9 luglio, data dell'entrata in vigore di una delle principali ordinanze, per personale diplomatico e funzionari di organizzazioni internazionali, oltre che per equipaggi e personale viaggiante dei mezzi di trasporto terrestre (in quest'ultimo caso solo da Bosnia Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia).

La quasi totalità dei connazionali presenti solo temporaneamente (a titolo di esempio per motivi di lavoro, turismo, solidarietà, studio) nei Paesi oggetto delle ordinanze era rientrata in Italia nei mesi scorsi anche grazie in particolare alle innumerevoli operazioni promosse dalle Farnesina. A titolo di esempio, dalla Repubblica Dominicana erano rientrati oltre 2.000 connazionali, dal Perù oltre 1.400 connazionali, dal Cile oltre 300, da Panama quasi 200, dal Brasile oltre 260. Queste cifre si riferiscono esclusivamente ai connazionali rientrati con operazioni promosse dalla Farnesina e non considerano dunque coloro che avevano prenotato in autonomia voli di linea ancora disponibili. In generale, grazie ad oltre 1.170 operazioni promosse dalla Farnesina, sono rientrati in Italia circa 110.500 connazionali da 121 Paesi.

Premesso quanto sopra, si sottolinea che in questi mesi il sottosegretario Merlo ha evidenziato l'opportunità di rimuovere il divieto al rientro per i connazionali stabilmente residenti in quei Paesi. Si considera quindi che sia stato un importante sviluppo l'approvazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020, con il quale il Governo ha modificato la nuova disciplina per gli spostamenti da e per l'estero, confermando alcune limitazioni ma rimuovendo al contempo ogni divieto per i cittadini italiani provenienti dai Paesi oggetto dell'interrogazione. I nostri connazionali possono quindi fare ingresso in Italia in presenza di precise motivazioni e sottoponendosi alle abituali misure di isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria.

MERLO RICARDO ANTONIO Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale

29/12/2020