• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02220 ARRIGONI, BRIZIARELLI, BERGESIO, CASOLATI, FERRERO, MONTANI, PIANASSO, NISINI, VESCOVI, SBRANA, RUFA, FUSCO, DE VECCHIS, MARTI, PEPE, LUNESU, DORIA - Al Ministro dell'ambiente e della tutela...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02220 presentata da PAOLO ARRIGONI
mercoledì 13 gennaio 2021, seduta n.291

ARRIGONI, BRIZIARELLI, BERGESIO, CASOLATI, FERRERO, MONTANI, PIANASSO, NISINI, VESCOVI, SBRANA, RUFA, FUSCO, DE VECCHIS, MARTI, PEPE, LUNESU, DORIA - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Premesso che:

con decreto interministeriale dei Ministeri dello sviluppo economico dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 30 dicembre 2020, la SOGIN S.p.A., società di Stato responsabile della localizzazione, realizzazione e dell'esercizio del deposito nazionale per lo smaltimento a titolo definitivo dei rifiuti radioattivi e del parco tecnologico, ha ricevuto il nulla osta per la pubblicazione della carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (CNAPI) ai fini della realizzazione del deposito nazionale per il combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, in conformità con il decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31, modificato dal decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 45, e dal decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2015, n. 11;

la pubblicazione della CNAPI dà di fatto l'avvio alla fase di consultazione pubblica, della durata di 60 giorni, e alla programmazione di un seminario nazionale da tenersi entro 120 giorni dalla data di pubblicazione, cui potranno partecipare le Regioni, gli enti locali e i soggetti portatori di interessi qualificati per la successiva definizione della carta nazionale delle aree idonee (CNAI) con decreto del Ministero dello sviluppo economico di concerto con Ministero dell'ambiente e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

la CNAPI è stata definita tenendo conto dei criteri previsti dalla guida tecnica n. 29 dell'ISPRA elaborata nel 2014, ed individua 67 aree potenzialmente idonee sul territorio nazionale, dislocate in 7 regioni, che presentano differenti gradi di priorità a seconda delle caratteristiche;

il meccanismo di localizzazione e realizzazione del deposito prevede la definizione, con trattative bilaterali, di misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale per i territori che ospiteranno il deposito;

considerato che:

nonostante fosse prevista già da 10 anni e i criteri tecnici per la localizzazione dell'impianto siano stati stabiliti da ISPRA nel 2014, la CNAPI è stata fatta uscire nottetempo in piena emergenza sanitaria da COVID-19 e senza le necessarie informazioni, oltretutto anticipata da comunicazioni informali diffuse ben prima del comunicato ufficiale del Ministero dell'ambiente;

la realizzazione del deposito nazionale è di particolare rilevanza per il Paese ma, data la massima delicatezza della questione, è spesso fonte di preoccupazione per i territori e per i cittadini interessati e il metodo adottato dal Governo è risultato alquanto discutibile, sia in termini di mancato preavviso e delle necessarie informazioni per i territori sul valore effettivo della CNAPI che di momentum scelto per la sua pubblicazione in piena pandemia, anche con riferimento ad esperienze sui depositi nazionali già realizzati in altri Paesi membri;

questo comportamento del Governo su un tema così importante, delicato e fortemente divisivo come quello dei rifiuti nucleari ha alimentato conflitti tra territori e comunità locali coinvolti nonché tensioni sociali e preoccupazioni nella popolazione, già particolarmente provata dall'emergenza sanitaria in corso, dimostrando una preoccupante superficialità se non un'evidente malafede;

anche a seguito di ciò, diversi territori interessati stanno esprimendo contrarietà ad ospitare il deposito all'interno dei propri confini, mentre al contrario alcuni si stanno esprimendo a favore, anche sotto forma di autocandidatura,

si chiede di sapere quali misure il Ministro in indirizzo ritenga opportuno adottare per rinviare qualsiasi decisione in merito, visto e considerato che si è nel pieno di una crisi sanitaria a livello mondiale, e nel frattempo studiare un percorso che preveda una corretta informazione relativa al contesto italiano dei rifiuti radioattivi, alle esperienze sui depositi nazionali già realizzati in altri Paesi membri e, soprattutto, sugli aspetti relativi alle effettive e congrue compensazioni economiche e di riequilibrio ambientale e territoriale da assegnare ai territori che ospiteranno il deposito, in aggiunta alle compensazioni previste nell'ambito della procedura di VIA, favorendo esclusivamente la presentazione spontanea di autocandidature da parte di territori ed enti locali.

(3-02220)