• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/05266 (5-05266)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05266presentato daRIXI Edoardotesto diMercoledì 13 gennaio 2021, seduta n. 450

   RIXI, MACCANTI, CAPITANIO, DONINA, FURGIUELE, GIACOMETTI, MORELLI, TOMBOLATO, ZANELLA e ZORDAN. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   nelle prime bozze del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) erano presenti importanti misure per le navi e del trasporto marittimo, giustamente riconosciuti come infrastruttura logistica fondamentale per il Paese e destinatari di risorse per circa 2 miliardi di euro, perlopiù finalizzati alla sostituzione o al refitting della flotta circolante per renderla più efficiente, sicura e rispettosa dell'ambiente;

   nel testo del Piano approvato dal Consiglio dei ministri il 12 gennaio 2021, tuttavia, la quota di risorse destinata al trasporto marittimo è stata inspiegabilmente ridotta da 2.000 a 670 milioni di euro, con un contestuale allargamento dell'ambito soggettivo di applicazione, rendendo così insufficiente ed inefficace lo stanziamento;

   in tale testo, tra gli interventi della componente denominata «Intermodalità e logistica integrata» sono del tutto scomparsi quelli precedentemente previsti a beneficio del trasporto marittimo di merci e passeggeri, settore che quindi non beneficerà di alcun tipo di provvidenza dal cosiddetto recovery fund;

   in Italia il settore del trasporto marittimo ha subito gravemente l'impatto del Covid-19, pur rimanendo sempre operativo e garantendo, nel caso dello shipping, anche l'approvvigionamento di diversi beni; in particolare, nel primo semestre 2020, l'import-export via mare ha registrato un calo in valore del 21 per cento e un calo in tonnellate dell'11 per cento circa;

   analoghe considerazioni valgono per il settore crocieristico, che nel 2020 ha registrato una contrazione pari addirittura al 93,5 per cento e nel succitato Piano non risulta destinatario di alcun tipo di intervento economico;

   le regole europee sulla transizione energetica – peraltro sostenute anche dal Governo italiano – impongono la sostituzione della maggior parte delle unità in esercizio con unità caratterizzate da un minor impatto ambientale e da una maggiore efficienza operativa; il sistema non è in grado di assecondare da solo un epocale programma di investimenti che rischia di non poter soddisfare le esigenze di mobilità locale e insulare alle condizioni che oramai si considerano assodate; ecco, dunque, la necessità dell'intervento statale;

   il mancato rinnovo della flotta potrebbe portare, nel breve periodo, molte società di navigazione italiane a non poter ottemperare alle politiche internazionali ed unionali in materia di sicurezza e protezione dell'ambiente, non potendo così mantenere la propria posizione nel mercato –:

   quali iniziative di competenza intenda attivare a beneficio del trasporto marittimo, vista l'esclusione di quest'ultimo dalle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
(5-05266)