Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/05270 (5-05270)
Atto Camera
Interrogazione a risposta in commissione 5-05270presentato daCATTOI Mauriziotesto diMercoledì 13 gennaio 2021, seduta n. 450
MAURIZIO CATTOI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
7 febbraio 2017 l'Associazione culturale «Unione Forestali Carabinieri e Diritti – Unforced», costituita il 23 dicembre 2016, Notaio dottor Giulio Majo, Roma, rep. n. 28.093 racc. n. 8.285 e registrata presso l'Agenzia delle entrate, CF n. 97916740588 – natura giuridica: associazioni non riconosciute e comitati – attività di organizzazioni con fini culturali e ricreativi, ha richiesto al gabinetto del Ministro della difesa l'autorizzazione a svolgere e a pubblicizzare le attività culturali del sodalizio nell'ambito dell'Arma dei Carabinieri, ben specificando la natura culturale dell'Associazione ed evidenziando il divieto di svolgere attività sindacale;
4 settembre 2017, il Ministero della difesa nega l'assenso alla costituzione – peraltro mai richiesta – dell'associazione culturale – Unforced;
l'associazione ha presentato ricorso (numero rg 11186 del 2017) al Tar del Lazio;
13 dicembre 2017 il citato Tar Lazio, sezione Prima Bis, accoglie il ricorso (13 gennaio 2018, n. 409) e annulla il provvedimento di diniego impugnato, condannando il Ministero della difesa a rifondere le spese di giudizio; il Tar afferma testualmente che «Il Ministero resistente ha negato l'autorizzazione travisando la natura dell'associazione costituita dai ricorrenti e pertanto il provvedimento va annullato perché l'Amministrazione possa procedere ad esaminare nuovamente la domanda di autorizzazione alla luce dei criteri indicati in sentenza.», e che «Nessuna di dette finalità consente di classificare l'associazione come rientrante in un'associazione di tipo sindacale vietata dall'art. 1475, comma 2, D.lgs. 66/2010»; peraltro, nello stesso articolo 3 dello Statuto si precisa che «L'associazione non ha altresì carattere sindacale ed è fatto divieto assoluto agli organi nazionali e/o territoriali dell'associazione ai soci di porre in essere comportamenti configurabili come sindacali.», infine «Sono proprio queste considerazioni che dimostrano il travisamento delle caratteristiche dell'associazione da parte di chi aveva il compito di valutarne la compatibilità con l'ordinamento.»;
il Ministero della difesa, con ricorso n.r.g. 3417 del 2018, appella al Consiglio di Stato;
il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), 7 giugno 2019, respinge il ricorso di appello del Ministero della difesa confermando la sentenza del Tar Lazio, riaffermando l'onere dell'Amministrazione di riesaminare la domanda di autorizzazione; afferma «Nel merito, il Ministero insiste sulla tesi che Unforced avrebbe innegabile natura sindacale e il suo statuto conterrebbe disposizioni in contrasto con i limiti posti all'associazionismo sindacale militare dalla ricordata decisione di accoglimento parziale resa dalla Corte costituzionale. Ciò fa anche con argomenti ulteriori rispetto alla motivazione del diniego impugnato e nuovi rispetto ai motivi prospettati nell'appello (apertura dell'associazione a tutti i cittadini e ad altre associazioni di analogo tenore; interventi non consentiti in settore di carattere operativo, come apparirebbe da vari comunicati stampa; disposizioni dello statuto in contrasto con l'esigenza di trasparenza del sistema di finanziamento; violazione dell'obbligo di sottoporre previamente i propri atti fondativi al vaglio dell'Amministrazione); argomenti come tali inammissibili.»;
al riavvio dell'istruttoria, ove Unforced conferma la natura culturale, il 13 ottobre 2020 viene notificato all'associazione culturale Unforced il decreto del Ministro della difesa 22 settembre 2020, con il quale si respinge la originaria istanza del 7 settembre 2017 e si comunica di non aver accolto l'istanza di assenso alla costituzione di associazione tra militari;
l'insistenza degli uffici sopra citati di considerare erroneamente l'associazione Unforced un sodalizio tra militari avente natura sindacale, e dunque di rispondere negativamente ad altra istanza, ha creato danni all'immagine dell'associazione, ma anche alla credibilità ed alla «terzietà» del Ministero della difesa –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non ritenga opportuno intervenire personalmente per chiarire in via definitiva la situazione.
(5-05270)