• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02207 RIZZOTTI - Ai Ministri della salute, per la pubblica amministrazione e dell'economia e delle finanze. - Premesso che: l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS),...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02207 presentata da MARIA RIZZOTTI
martedì 12 gennaio 2021, seduta n.290

RIZZOTTI - Ai Ministri della salute, per la pubblica amministrazione e dell'economia e delle finanze. - Premesso che:

l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS), istituita con decreto legislativo n. 266 del 1993, è un ente pubblico non economico nazionale, che svolge una funzione di supporto tecnico e operativo alle politiche di governo dei servizi sanitari di Stato e Regioni, attraverso attività di ricerca, monitoraggio, valutazione, formazione e innovazione;

dal bilancio di previsione 2021 si deduce che è in atto un processo di riorganizzazione dell'amministrazione dall'attuale assetto, di cui allo statuto approvato con decreto ministeriale 18 maggio 2018 e costituito da due aree dirigenziali di livello non generale con funzioni di coordinamento degli uffici dirigenziali non generali, alle stesse afferenti in numero pari a 9 e 3 uffici dirigenziali non generali con funzioni di supporto alla direzione generale, ad una configurazione per dipartimenti, strutture complesse, unità operative semplici, anche dipartimentali, incarichi professionali e l'introduzione della figura del direttore scientifico. Tale riorganizzazione è stata approvata dal consiglio di amministrazione l'11 novembre 2020 ed è al vaglio dei Ministeri competenti;

il progetto di riorganizzazione dell'ente è stato proposto dal Ministero della salute il 3 luglio 2020 e a parere dell'interrogante questa nuova configurazione organizzativa, tendente più che al modello di un'amministrazione centrale, a quello di un'azienda ospedaliera o di un IRCCS, comporterà maggiori oneri per la retribuzione degli incarichi apicali;

a seguito di quanto previsto dall'art. 31 del decreto-legge n. 104 del 2020, la pianta organica di AGENAS è stata aumentata di 24 unità di personale di cui 8 dirigenti medico-sanitari (33,3 per cento). Se si considera la situazione antecedente alle previsioni del decreto-legge n. 34 del 2020 e del decreto-legge n. 150 del 2020 (art. 1, comma 4, del cosiddetto decreto Calabria bis) la pianta organica di AGENAS era costituita da 17 dirigenti e 129 dipendenti più 70 a tempo determinato a valere sul decreto-legge n. 35 del 2019, ossia da un dirigente per 11,7 dipendenti. In virtù della nuova situazione che si verrà a delineare dalla piena attuazione di quanto previsto dai due citati decreti-legge del 2020 la pianta organica di AGENAS sarà costituita da 25 dirigenti e 145 dipendenti più 25 a tempo determinato e 12 comandati, ossia un dirigente per 7,28 dipendenti;

inoltre, secondo il comma 1 dell'art. 12 del regolamento AGENAS approvato con decreto ministeriale 16 maggio 2018, il bilancio di previsione deve essere deliberato dal consiglio di amministrazione entro il 31 ottobre dell'anno precedente a cui si riferisce. Il comma 5 dell'art. 12 prevede altresì che il direttore generale, entro 10 giorni dall'approvazione del bilancio di previsione, invii copia dello stesso per l'approvazione al Ministero della salute e al Ministero dell'economia e delle finanze. Visto e considerato che gli impegni previsti per le voci stipendiali corrisposte al personale a tempo determinato per il 2021 risultano ridotte di circa il 30 per cento, tenuto conto anche dei 25 contratti di lavoro flessibile da attivare per l'attività di supporto alla struttura commissariale della Regione Calabria, sembra chiaro che AGENAS e Ministero della salute avessero già previsto di non rinnovare né avviare un percorso di stabilizzazione per i 70 precari storici, che dopo anni di precariato sono stati abbandonati senza tutela alcuna;

dal bilancio di previsione 2021 si evince però che le entrate potranno essere dovute quasi esclusivamente alla vendita di servizi (15.060.000 euro) in massima parte connessi, anche storicamente, all'attività di gestione del sistema nazionale di educazione continua in medicina (ECM), che resta di gran lunga la principale fonte di finanziamento dell'Agenzia. Quindi, in considerazione del fatto che la maggior parte del personale dedicato all'attività di gestione del sistema nazionale di ECM era costituito da precari "storici" che ad oggi dallo scorso 31 dicembre non sono più dipendenti di AGENAS, destano preoccupazione le modalità con cui l'Agenzia intenda portare avanti tale fondamentale attività,

si chiede di sapere:

quali siano le valutazioni dei Ministri in indirizzo relativamente a quanto esposto e sulla base di quali considerazioni il Ministro della salute il 3 luglio abbia chiesto di prevedere la riorganizzazione dell'ente nel modo più costoso per numero e tipologia di dirigenti, nonché per modello a strutture complesse semplici e semplici dipartimenti rispetto all'assetto attuale, atteso che la riorganizzazione di AGENAS è stata fatta poco più di due anni e mezzo fa;

per quali motivazioni non abbiano ritenuto opportuno insistere affinché AGENAS stabilizzasse i contratti dei 70 precari, parte attiva anche per l'attività di gestione del sistema nazionale di ECM;

se sia stato valutato come l'Agenzia intenda portare avanti l'attività formativa ECM in virtù della carenza di personale specializzato addetto a tale attività;

se non ritengano di dover chiarire se l'impegno previsto di poco più di 3 milioni di euro per consulenze, prestazioni professionali specialistiche e lavoro flessibile sia coerente con l'ampliamento della pianta organica, con le funzioni dell'ente, con le indicazioni della magistratura contabile, visto anche l'invito del Ministro della salute nella direttiva del 3 luglio 2020 in merito alla riduzione del ricorso agli incarichi esterni.

(3-02207)