• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01071 (2-01071) «De Lorenzis, Barbuto, Luciano Cantone, Carinelli, Ficara, Grippa, Marino, Raffa, Scagliusi, Serritella, Spessotto, Termini, Donno, Faro, Ruggiero, Troiano, Vianello, Adelizzi, Davide...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01071presentato daDE LORENZIS Diegotesto diMartedì 12 gennaio 2021, seduta n. 449

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:

   nella comunicazione dell'11 dicembre 2019, dal titolo «Il Green Deal europeo» («comunicazione sul Green Deal europeo»), la Commissione ha illustrato un Green Deal per l'Unione e i suoi cittadini. Il Green Deal europeo è una nuova strategia di crescita mirata a trasformare l'Unione in una società giusta e prospera, dotata di un'economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva che nel 2050 non genererà emissioni nette di gas a effetto serra e in cui la crescita economica sarà dissociata dall'uso delle risorse;

   in questo contesto i trasporti ed, in particolare, le ferrovie hanno un ruolo importante quale fattore di svolta trattandosi di uno dei modi di trasporto più rispettosi dell'ambiente ed efficienti dal punto di vista energetico. Sono in massima parte elettrificate ed emettono una quantità di CO2 molto inferiore rispetto al trasporto equivalente su strada o per via aerea. Sono inoltre l'unico modo di trasporto ad aver ridotto in maniera costante le proprie emissioni di gas a effetto serra e di CO2 dal 1990. Il settore ferroviario ha altresì ridotto il proprio consumo di energia tra il 1990 e il 2016 e utilizza una quantità crescente di fonti di energia rinnovabili;

   la rete italiana ha registrato un miglioramento netto delle proprie caratteristiche non solo in termini infrastrutturali ma anche di servizi all'utenza nell'ultimo decennio, tuttavia si rilevano alcuni contesti territoriali in cui permangono ancora chilometri di linee non elettrificate, a singolo binario, in particolar modo in molte regioni del sud Italia e nelle isole e nelle aree interne;

   l'elettrificazione della linea Martina Franca-Gagliano del Capo, compresa la Maglie-Otranto è finalizzata a promuovere l'integrazione della rete di Ferrovie del Sud Est con il sistema ferroviario regionale e nazionale attraverso l'adozione di standard relativi ad interoperabilità e l'aumento di standard di sicurezza a quelli nazionali, attraverso l'adozione del sistema Scmt, che consentiranno di aumentare la velocità commerciale e la capacità del servizio, cioè la frequenza, il numero e la velocità dei treni;

   la realizzazione del progetto permetterà a milioni di lavoratori pendolari, studenti e turisti, grazie alla circolazione di nuovi treni elettrici in sostituzione dei treni diesel, di usufruire di un sistema di trasporto più efficiente, rapido, confortevole e sostenibile da un punto di vista ambientale, economico e sociale;

   il progetto contempla anche la realizzazione di diversi chilometri di barriere antirumore nonché indispensabili e urgenti interventi sui passaggi a livello per aumentare l'affidabilità, i livelli di sicurezza e pertanto la velocità dei treni, la loro puntualità e la loro frequenza;

   l'opera è finalizzata a promuovere l'integrazione della rete di Ferrovie del Sud Est (Fse) con il sistema ferroviario regionale e nazionale e costituisce la naturale prosecuzione della linea Bari-Taranto di Fse già elettrificata e consentirà di connettere la provincia di Lecce, con i suoi 98 comuni e il Salento alla rete nazionale, e viene chiamata «metropolitana di superficie» proprio a causa del servizio che sarà possibile espletare in un territorio così diffusamente antropizzato;

   il valore dell'investimento è di 180 milioni di euro, di cui al momento 130 milioni di euro provenienti dai fondi regionali del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020;

   la nuova gestione di Fse ha rivisto significativamente il progetto originario per adeguarlo agli standard tecnici di Rete ferroviaria italiana (gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) e alle specifiche tecniche di interoperabilità. Il costo dell'opera è passato da 130 a 180 milioni di euro; ad oggi mancano risorse pari a 50 milioni di euro;

   il progetto, approvato nel 2015 dalla regione Puglia, è rimasto bloccato a causa delle vicende societarie fino al 2017;

   nel corso del 2016, Ferrovie del Sud Est è entrata a far parte del gruppo Fs, secondo quanto previsto dal decreto ministeriale del 4 agosto 2016 a seguito dell'autorizzazione dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato diventando a tutti gli effetti una società controllata dal gruppo Fs;

   la società, che opera in qualità sia di gestore dell'infrastruttura sia di impresa ferroviaria, gestisce 474 chilometri di linee ferroviarie e oltre 500 passaggi a livello, con una media di uno ogni 900 chilometri di linea ferroviaria, nelle quattro province meridionali della Puglia, collegando fra loro le città di Bari, Taranto, Brindisi e Lecce e le rispettive province;

   parte del progetto è in corso di realizzazione e prevede già la elettrificazione dei binari per tutti i tracciati in 3 delle 4 province servite, in luogo dell'adozione di treni ad idrogeno;

   ad oggi si registra un avanzamento del 29 per cento circa sull'investimento finanziato e si prevede un'attivazione per fasi a partire dal 2023;

   a dicembre 2020, la giunta regionale pugliese ha adottato una delibera, quale atto che siglerà l'affidamento diretto del contratto di servizio a Ferrovie del Sud-Est per dieci anni, dal 2022 al 2031;

   nella ripartizione delle risorse del Next Generation EU è stata data particolare rilevanza alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica, nonché alle infrastrutture per una mobilità sostenibile –:

   se vi siano le risorse necessarie al completamento dell'elettrificazione delle linee ferroviarie della società Fse per realizzare un servizio di trasporto rapido di massa per le province interessate dall'infrastruttura, e se tali risorse siano statali o europee;

   se siano stati valutati progetti alternativi, quali l'acquisto di nuovi treni alimentati a idrogeno e quali siano le determinazioni del Governo al riguardo;

   se non si intenda valutare l'opportunità di inserire tra i progetti da finanziare attraverso il Recovery Fund anche l'opera in questione, atteso che la progettazione è in stato avanzato e il completamento degli interventi è già al 29 per cento;

   se vi siano le risorse necessarie per la soppressione e l'automatizzazione dei passaggi a livello, nonché per il passaggio al sistema Ertms, standard europeo di segnalamento per garantire interoperabilità, affidabilità e sicurezza della rete;

   se non intenda valutare l'opportunità di adottare iniziative per stanziare risorse adeguate per il riammodernamento delle principali stazioni che permettano di rendere attrattivo il servizio consentendo di spostare milioni di passeggeri all'anno verso questa modalità di trasporto e realizzando una concreta intermodalità.
(2-01071) «De Lorenzis, Barbuto, Luciano Cantone, Carinelli, Ficara, Grippa, Marino, Raffa, Scagliusi, Serritella, Spessotto, Termini, Donno, Faro, Ruggiero, Troiano, Vianello, Adelizzi, Davide Aiello, Alaimo, Amitrano, Ascari, Baldino, Massimo Enrico Baroni, Buompane, Businarolo, Cabras, Cadeddu, Cancelleri, Bella».