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Atto Senato

Ordine del Giorno 9/2054/101 presentato da MARIA RIZZOTTI
mercoledì 30 dicembre 2020, seduta n. 289

La 12ma Commissione,
in sede di discussione del disegno di legge recante "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023",
premesso che:
il provvedimento A.S. 2054 recante il Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021, già approvato dalla Camera dei deputati, all'articolo 1 comma 330 al fine di migliorare la protezione sociale delle persone affette da demenza e garantire la diagnosi precoce e presa in carico tempestiva delle persone affette con Alzheimer, ha istituito un fondo per l'Alzheimer e le demenze;
la malattia di Alzheimer (AD) è considerata una "priorità mondiale di salute pubblica", e già l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) con il Global Action Plan on the Public Health Response to Dementia 2017-2025 ha sollecitato gli Stati membri a sviluppare piani di risposta multi-settoriali per migliorare la qualità di vita delle persone colpite da demenza e le loro famiglie;
i soggetti in Italia colpiti da demenza sono circa un milione, secondo i dati dell'Osservatorio Demenze, di cui circa 600.000 con malattia da Alzheimer, e circa 3 milioni sono le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell'assistenza dei loro cari;
l'AD non solo impatta negativamente la salute del paziente colpito dalla malattia, ma riversa i suoi effetti negativi sulle persone impegnate nella gestione del paziente, ovvero i caregiver che come anticipato nella maggior parte dei casi sono i parenti del malato. Secondo la ricerca Censis-AIMA del 2016, i caregiver assistono il malato in media per circa 4 ore al giorno e, pur essendo questi in età lavorativa, in media il 40% non lavora generando così a cascata effetti negativi sia per il Sistema sanitario nazionale (SSN) che per l'intera economia nazionale;
il Piano nazionale demenze (PND) approvato nel 2014 dalla Conferenza unificata tra il Governo, le Regioni e le province autonome ha fornito indicazioni strategiche per la promozione e il miglioramento degli interventi nel settore, tuttavia è risultato poco finanziato e per questo di difficile attuazione;
le risorse fin qui stanziate dalla Legge di Bilancio 2021 per finanziare le linee di azione in applicazione del PND rappresentano un'importante inversione di tendenza rispetto al passato. Occorre tuttavia sin d'ora aprire un confronto con le istituzioni e gli attori coinvolti, affinché le risorse stanziate corrispondano al fabbisogno riscontrato per la concreta implementazione di quanto disposto dall'articolo 1, comma 330, del disegno di legge in esame, a beneficio dei pazienti di oggi e di quelli di domani, contemplando altresì la possibilità di un ulteriore incremento del finanziamento nel corso dell'anno 2021.
i progressi tecnico-scientifici consentono oggi l'individuazione e, se diagnosticata in tempo, una modifica sostanziale del decorso della malattia di Alzheimer. Per tale ragione importanza centrale riveste il potenziamento delle infrastrutture sanitarie dal punto di vista diagnostico, strumentale e delle relative capacità di individuare precocemente il paziente affetto da tale patologia;
impegna il Governo:
a garantire l'effettiva e l'efficace attuazione del Piano nazionale demenze, anche incrementando le risorse già stanziate per l'istituzione del Fondo per l'Alzheimer e le demenze nella Legge di Bilancio 2021;
ad attuare quanto previsto dall'articolo 1 comma 332 della Legge di Bilancio 2021, stabilendo criteri e modalità chiare di ripartizione delle risorse del Fondo per l'Alzheimer per ciascuna Regione, anche coinvolgendo le Società scientifiche le Associazioni di pazienti di riferimento;
a garantire, nel rispetto dei vincoli di bilancio, il finanziamento per il SSN vincolato all'acquisto e ammodernamento di apparecchiature sanitarie, volte al potenziamento della diagnosi precoce, del trattamento e del monitoraggio dei pazienti con malattia di Alzheimer.
(numerazione resoconto Senato G1.200)
(9/2054/101)
Rizzotti