• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/05228 (5-05228)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05228presentato daMARIN Marcotesto diLunedì 4 gennaio 2021, seduta n. 447

   MARIN, CALABRIA, VIETINA, CASCIELLO e CASINO. — Al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   da notizie apparse sulla stampa si apprende che, nei giorni scorsi, è stato avviato un procedimento disciplinare nei confronti di Alfonso D'Ambrosio, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo di Lozzo Atestino di cui fanno parte le scuole di Vò, prima zona rossa del Veneto;

   secondo quanto si apprende, il procedimento disciplinare è stato avviato a seguito di sedici post pubblicati sul profilo Facebook di D'Ambrosio, in cui questi ha criticato l'operato della Ministra Lucia Azzolina;

   il provveditorato del Veneto ha ritenuto di avviare il procedimento disciplinare per violazione dei princìpi di leale collaborazione, violazione del codice di comportamento dei pubblici dipendenti e violazione dell'articolo 26 del contratto di lavoro, e il 26 gennaio 2021 il dirigente incontrerà la direzione dell'ufficio scolastico del Veneto;

   la «contestazione» si basa su sedici post del dirigente, pubblicati tra il 16 ottobre e l'8 dicembre 2020, che esprimevano perplessità sulla gestione della scuola durante la pandemia: in un post D'Ambrosio aveva riportato i dati di un documento ministeriale sui contagi, commentando «non vuol dire nulla», perché privo degli opportuni distinguo; in un altro, datato 18 ottobre 2020, accennava al tema «banchi», scrivendo: «Banchi sì, banchi no, quando è che iniziamo a parlare di scuola?». Sempre il 18 ottobre 2020, scriveva: «amici degli amici degli amici», commentando la decisione della Ministra interrogata di convocare trenta dirigenti scolastici senza una rappresentatività specifica per tastare il polso della situazione. In un post del 5 dicembre 2020, scriveva: «Cara Ministra, la scuola ha bisogno di qualcosa che vada ben oltre gli annunci via social e le promesse mai realizzate»; e ancora: «Il Movimento 5 Stelle per la scuola non è solo il Ministro Azzolina. In Piemonte hanno fatto cose per bene»;

   dalla lettura dei post «contestati» risulta grave, a parere dell'interrogante, come sia stato messo in discussione per un dipendente pubblico un diritto – come la libera manifestazione del pensiero – garantito dalla Costituzione (articolo 21): è evidente, infatti, che il dirigente scolastico abbia espresso la propria opinione in dissenso rispetto all'operato della Ministra interrogata, senza però mai usare toni offensivi;

   tra l'altro, vale la pena rilevare come il preside D'Ambrosio abbia svolto un lavoro egregio in questo anno di emergenza: il suo istituto ha infatti avviato per primo la didattica a distanza, subito dopo la chiusura di Vò, e la sua attività è riconosciuta positivamente da famiglie e studenti –:

   quali siano, ad oggi, le verifiche effettuate dal provveditorato del Veneto, e per quali ragioni i contenuti dei post del dirigente Alfonso D'Ambrosio siano stati ritenuti lesivi dei princìpi di leale collaborazione, del codice di comportamento dei pubblici dipendenti e dell'articolo 26 del contratto di lavoro;

   se e quali iniziative intenda intraprendere per salvaguardare la libera espressione di tutto il personale del Ministero dell'istruzione.
(5-05228)