• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/04717 CIOFFI, SANTILLO, FERRARA, DE LUCIA, RICCIARDI, L'ABBATE, GAUDIANO, D'ANGELO, CASTELLONE, PRESUTTO, VACCARO, GIANNUZZI, DI MICCO, LA MURA, MONTEVECCHI, MAUTONE - Al Ministro dell'istruzione....



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-04717 presentata da ANDREA CIOFFI
mercoledì 30 dicembre 2020, seduta n.289

CIOFFI, SANTILLO, FERRARA, DE LUCIA, RICCIARDI, L'ABBATE, GAUDIANO, D'ANGELO, CASTELLONE, PRESUTTO, VACCARO, GIANNUZZI, DI MICCO, LA MURA, MONTEVECCHI, MAUTONE - Al Ministro dell'istruzione. - Premesso che la Regione Campania è l'unica regione d'Italia, e presumibilmente anche d'Europa, a non aver, di fatto, riaperto le scuole da marzo, con particolare riferimento alle scuole dell'infanzia e alla scuola primaria. In data 14 settembre 2020 tutti gli studenti italiani delle altre regioni sono tornati a scuola. Tutti esclusi i campani. Situazione che resterà immutata, in quanto il Presidente De Luca ha comunicato la volontà della Giunta di tenere chiusi gli istituti di ogni ordine e grado anche dopo il 7 gennaio 2021, data in cui tutti gli studenti italiani torneranno nuovamente tra i banchi;

considerato che:

agli interroganti risulta che ad agosto 2020, giunta la seconda ondata, in Campania il virus si è diffuso esclusivamente nei giovani adulti (20-39 anni) nei quali si è registrata un'incidenza pari a 92 casi per 100.000 residenti;

a settembre è aumentata la diffusione del contagio in tutte le classi di età, con tassi di incidenza, però, sempre più elevati tra gli adulti: in queste classi di età i casi positivi registrati erano in media 113 per 100.000 residenti. Dai dati si evince chiaramente che è stato molto più contenuto il contributo dato all'epidemia dai bambini, dagli adolescenti e dagli anziani (rispettivamente 64 casi/100.000 nella classe 0-19 anni, 84/100.000 nella classe 60-79 anni e 51/100.000 nella classe di età superiore agli 80;

con questa situazione epidemiologica la Giunta regionale ha consentito la didattica in presenza per soli 17 giorni scolastici, ovvero dal 24 settembre al 16 ottobre. Il 16 ottobre il Presidente della Regione con un'ordinanza ha chiuso i cancelli delle scuole. Tutto ciò è accaduto mentre il Ministero della salute dichiarava la Campania "zona gialla" di concerto con i Presidenti delle regioni;

nel mese di ottobre la curva epidemica è cresciuta, ma la distribuzione dei casi per classi di età è rimasta simile a quella di settembre. Gli interroganti sono a conoscenza del fatto che persino nei 32 comuni dell'Asl NA2, risultante la più colpita dall'epidemia, che conta la presenza di 56.935 bambini nella fascia tra i 6 e i 10 anni e 5.635 insegnanti, in quel periodo (ottobre 2020) venivano annoverati 160 contagiati e altri 220 contagi correlati nel mondo della scuola. La percentuale di contagi era pari allo 0,11 per cento del totale. Sul territorio regionale al 24 ottobre nella fascia 0-5 i contagiati erano 193 su 293.127, nella fascia 6-10 i contagiati erano 285 su 277.933, nella fascia 11-13 i contagiati erano 354 su 181.310. Confrontando l'andamento dei tassi contagiosità con i tassi d'incidenza nella popolazione in età scolare nelle diverse province, è emerso che sin dal mese di settembre la diffusione del contagio è stata registrata quasi esclusivamente nelle province di Napoli e Caserta, mentre è rimasto molto limitato il numero dei contagi nelle province di Salerno, Benevento e Avellino. I casi di positività nei bambini frequentanti le scuole dell'infanzia e le elementari a metà ottobre erano in media 15 per 100.000 residenti. Nei bambini delle scuole medie i casi erano in media 60/100.000. Le differenze territoriali sono evidenti quando si analizzano i casi totali. Nel mese di settembre la provincia di Salerno contava 12 contagiati nella fascia 0-5 e 15 nella fascia 6-10 a Napoli invece se ne registravano 97 nella fascia 0-5 e 97 nella fascia 6-10. Per il mese di ottobre la provincia di Salerno contava 81 contagiati nella fascia 0-5 e 140 nella fascia 6-10, mentre Napoli 666 nella fascia 0-5 e 930 nella fascia 6-10. Si deduce quindi che le fasce più colpite dalle restrizioni imposte dalle ordinanze di chiusura sono state quelle che meno hanno contribuito alla diffusione del virus. Dall'analisi dei dati emerge che il trend di crescita dei contagi nei 15 giorni susseguenti alle chiusure del 16 ottobre è esattamente coincidente con quello delle altre fasce d'età. Ciò a dimostrare che la chiusura delle scuole non ha influenzato la curva dei contagi nelle fasce 0-5 e 6-10;

grazie alla competenza e abnegazione del Ministro in indirizzo e all'impegno del Governo e del Parlamento le scuole italiane hanno ricevuto 7 miliardi di euro;

visto che nel mese di giugno gli istituti scolastici della Regione Campania hanno ricevuto risorse destinate all'acquisto di beni e servizi e adattamento di spazi interni ed esterni così ripartite per provincia: Benevento 32.49,72 euro, Salerno 47.617,14 euro, Caserta 54.173,97 euro e Napoli 187262,99 euro per interventi da realizzare entro il 30 settembre. Nel mese di agosto la Regione ha ricevuto 456.800 euro per l'acquisto di kit e corredi didattici e strumenti per la didattica. Nel mese di ottobre sono stati stanziati 99.010.406,81 euro per interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico nelle scuole secondarie di secondo grado,

si chiede di sapere:

per quale motivo in Campania sia stato negato il diritto alla scuola in presenza nelle scuole dell'infanzia e nelle scuole primarie e secondarie, in ragione di un presunto livello di contagio altissimo derivante da contatti nel mondo scolastico;

come sia potuto accadere che, alla luce dei dati, la Giunta regionale lasciasse a casa gli studenti campani privandoli della didattica in presenza, nonostante fosse dimostrato che le scuole non erano luogo di diffusione dell'epidemia e che il contagio tra i bambini e gli adolescenti è stato sempre più contenuto rispetto al resto della popolazione generale con tassi di incidenza sempre più bassi rispetto a quelli dei giovani e degli adulti. La situazione epidemiologica, quindi, permetteva di frequentare gli istituti;

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza, a fronte delle somme erogate, di azioni poste in campo dalla Regione Campania al fine di consentire la fruizione in sicurezza degli istituti;

quali iniziative voglia mettere in campo per garantire agli studenti della Regione Campania pari opportunità e diritti rispetto ai propri coetanei;

quali iniziative voglia mettere in campo affinché tutti gli studenti della Regione Campania possano, il 7 gennaio, tornare a scuola.

(4-04717)