• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02790-bis- ...    premesso che:     il disegno di legge 2790-bis contiene, fra le altre, disposizioni a tutela della salute delle persone, nonché «Misure per il lavoro, la famiglia e...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02790-bis-AR/012presentato daDE GIORGI Rosalbatesto diDomenica 27 dicembre 2020, seduta n. 446

   La Camera,
   premesso che:
    il disegno di legge 2790-bis contiene, fra le altre, disposizioni a tutela della salute delle persone, nonché «Misure per il lavoro, la famiglia e politiche sociali» (articolo 51 – Trattamenti di CIGS per le imprese con rilevanza economica strategica; articolo 52 – Piani di recupero occupazionale; articolo 56 – Fondo per l'assistenza dei bambini affetti da malattia oncologica; articolo 64 – Disposizioni in favore dei lavoratori esposti all'amianto) e «Misure per la partecipazione dell'Italia all'Unione europea e ad organismi internazionali» (articolo 113 – Risarcimenti derivanti dalla violazione della Convenzione europea dei diritti umani);
    in data 24 gennaio 2020 la Corte europea dei Diritti umani si è espressa sul ricorso presentato da 180 cittadini di Taranto (Procedimenti riuniti nn. 54414/13 e 54264/15) i quali hanno lamentato gli effetti nocivi sulla salute delle emissioni tossiche dello stabilimento siderurgico di Taranto già denominato ILVA ed attualmente gestito dal colosso industriale franco-indiano «Arcelor-Mittal»;
    la citata sentenza della Corte europea dei Diritti Umani ha stabilito all'unanimità che vi è stata violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare dei ricorrenti a seguito della mancata adozione, da parte delle Autorità italiane, di tutte le misure necessarie per salvaguardare efficacemente il diritto in oggetto;
    sempre secondo i giudici della Corte europea dei Diritti umani, il persistente inquinamento causato dalle emissioni dell'ILVA ha messo in pericolo la salute dell'intera popolazione che vive in un'area ritenuta dall'OMS teatro di una gravissima emergenza sanitaria;
    i risultati di importanti studi epidemiologici hanno evidenziato che sino ad oggi i cittadini dell'area Tarantina sono stati privati di tutele concrete ed immediate in materia di salute umana e di ambiente, situazione che ha comportato, soprattutto per ciò che riguarda la fascia d'età pediatrica, l'incremento di tumori di ogni tipo, l'allarmante eccesso di mortalità per tutte le cause e l'ospedalizzazione a seguito di malattie respiratorie acute;
    nel caso in cui lo stabilimento siderurgico ex ILVA, nei giorni scorsi oggetto di un accordo fra lo Stato italiano ed il gruppo franco-indiano «ArcelorMittal» per la sua cogestione, rispettasse alla lettera i prescritti obblighi ambientali, i rischi per la salute umana non sarebbero in alcun modo ridimensionati in ragione della specificità di un'attività industriale altamente inquinante;
    per salvaguardare, da un lato, l'occupazione ed i livelli retributivi riconosciuti ai dipendenti (sia dello stabilimento siderurgico sia dell'indotto) e, dall'altro, la salute dei cittadini e l'ambiente, appare ineludibile procedere ad una convincente e massiva riconversione industriale, per la cui realizzazione si prevede debbano trascorrere ancora molti anni;
    la popolazione dell'area tarantina non può più attendere oltre il verificarsi del mutamento delle modalità a cui si ispira l'attività produttiva dello stabilimento siderurgico, così come è stanca di dover sperimentare sulla propria pelle gli effetti delle cosiddette «esternalità negative» della Grande industria;
    si ritiene opportuno prevedere la creazione di un regime di indennizzo garantito dagli attuali gestori dell'ex ILVA e dall'amministrazione statale per tutte quelle persone che hanno riportato e riportano danni a seguito delle emissioni di sostanze nocive e della dispersione di polveri nell'atmosfera, entrambe conseguenze dirette dell'attività industriale di quella che viene indicata la «più grande acciaieria d'Europa»,

impegna il Governo

nei limiti dei vincoli di bilancio, a valutare l'opportunità di adottare iniziative, anche di carattere normativo e finanziario, volte a prevedere per l'area di Taranto la creazione e la successiva applicazione di un regime di indennizzo capace di fornire un valido sostegno economico sia alle famiglie che devono fronteggiare spese sanitarie per cure oncologiche, sia a quelle che hanno subito la perdita dei propri cari a seguito di patologie tumorali o comunque collegabili agli effetti dell'attività industriale inquinante.
9/2790-bis-AR/12. (Testo modificato nel corso della seduta) De Giorgi, Palmisano.