• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02790-bis- ...    premesso che:     la legge di bilancio in esame, al primo comma dell'articolo 80-bis introdotto nell'esame in Commissione, impegna il Ministro della salute ad adottare con...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02790-bis-AR/027presentato daMAGI Riccardotesto diDomenica 27 dicembre 2020, seduta n. 446

   La Camera,
   premesso che:
    la legge di bilancio in esame, al primo comma dell'articolo 80-bis introdotto nell'esame in Commissione, impegna il Ministro della salute ad adottare con proprio decreto avente natura non regolamentare il piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2 finalizzato a garantire il massimo livello di copertura vaccinale sul territorio nazionale;
    nel corso del suo intervento del 2 dicembre 2020 in Parlamento, il ministro della Salute ha illustrato le linee guida del Piano strategico vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19, elaborato da Ministero della salute, Commissario Straordinario per l'emergenza, Istituto Superiore di Sanità AgeNaS e AIFA;
    come affermato in tale documento, nelle fasi iniziali il numero complessivo di dosi di vaccino potrà essere limitato, e pertanto occorrerà fare delle scelte sulle categorie che hanno accesso prioritario ai vaccini (es. operatori sanitari, anziani e individui più vulnerabili);
    è essenziale che tra i destinatari del vaccino in questa prima fase vi siano le persone detenute che, come affermato dall'Unione delle Camere penali nel suo appello, «da un punto di vista sanitario erano già vulnerabili ben prima dell'arrivo del COVID-19 e oggi vivono in uno stato di esposizione “naturale” – o meglio “innaturale” – al virus, per il ridottissimo spazio a loro disposizione, nella maggior parte dei casi, estremamente carente dal punto di vista igienico e, quindi, foriero di ogni tipo di malattia», oltre che il personale dell'amministrazione penitenziaria;
    parliamo di oltre 100.000 persone, che vanno immediatamente protette perché quotidianamente a rischio personale e in quanto potenziali diffusori del virus;
    anche il Comitato nazionale per la bioetica nel suo parere del Novembre scorso si è concentrato sull'accentuarsi di pregresse disuguaglianze fra cittadini/e e sul sorgerne di nuove, con particolare riferimento ad alcuni gruppi particolarmente vulnerabili, come i detenuti, che rappresentano un gruppo «ad alta vulnerabilità bio-psico-sociale», cui va riconosciuto il diritto alle pari opportunità nella tutela della salute tramite «un impegno delle istituzioni, che va rafforzato in questa emergenza»;
    al 7 dicembre scorso, i positivi tra i detenuti erano 958 (868 asintomatici, 52 sintomatici gestiti internamente, 38 gestiti in strutture ospedaliere), tra il personale di polizia penitenziaria 810 (771 in degenza presso il proprio domicilio, 25 presso le caserme, 14 presso strutture ospedaliere), tra il personale amministrativo e la dirigenza 72 (71 in degenza presso il domicilio, 1 in struttura ospedaliera);
    la necessità di inserire i detenuti e il personale carcerario tra le categorie prioritarie è stata sollevata dal Garante nazionale e da diversi Garanti regionali dei detenuti, oltre che dalla senatrice a vita Liliana Segre che ha presentato sulla questione un'interrogazione al Governo,

impegna il Governo

a valutare la predisposizione di un piano per la vaccinazione del personale che opera negli istituti penitenziari e dei detenuti nel quadro della programmazione nazionale.
9/2790-bis-AR/27. (Testo modificato nel corso della seduta) Magi, Costa, Frate.