Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA
Atto a cui si riferisce:
C.9/02790-bis- ... premesso che:
nonostante le misure di chiusura delle scuole durante la prima ondata dell'emergenza pandemica, il Governo non è riuscito a dare risposte rapide ed efficaci...
Atto Camera
Ordine del Giorno 9/02790-bis-AR/183presentato daSASSO Rossanotesto diDomenica 27 dicembre 2020, seduta n. 446
La Camera,
premesso che:
nonostante le misure di chiusura delle scuole durante la prima ondata dell'emergenza pandemica, il Governo non è riuscito a dare risposte rapide ed efficaci per mettere gli istituti di tutto il territorio nazionale in condizione di riaprire in sicurezza all'avvio dell'anno scolastico ora in corso;
gli interventi del Governo sulla scuola hanno manifestato assoluta mancanza di visione politica e, in particolare, non hanno riguardato la stabilizzazione degli insegnanti delle discipline ordinarie e quelli di sostegno, non hanno affrontato il problema della riduzione del numero degli alunni iscritti a ciascuna classe per porre fine allo scempio delle classi pollaio e, soprattutto, non hanno interessato l'edilizia scolastica troppo spesso fatiscente;
per garantire l'apertura della scuola in sicurezza, il Governo si è limitato all'acquisto di nuovi banchi di scarsissima qualità (la cui consegna peraltro non è ancora terminata), con il risultato che 3 milioni 700 mila studenti sono a casa a seguire la DAD, se sono abbastanza fortunati da avere un dispositivo e una rete adeguata cui connettersi;
oggi si parla di una riapertura delle scuole il 7 gennaio senza che sia noto come si intenda garantire la sicurezza degli ambienti scolastici dal momento che distanziamento e mascherina riducono le possibilità di contagio da droplets ma non la trasmissione del virus via aerosol;
è stato ribadito dai rapporti n. 5 e n. 33 dell'Istituto superiore di sanità che solo l'aria esterna può essere considerata «pulita» in relazione al virus e che pertanto effettuare un efficace rinnovo dell'aria nei locali interni, aspirando quella «possibilmente infetta» degli ambienti e sostituendola con quella prelevata dall'ambiente esterno, ha un effetto molto positivo nella riduzione delle probabilità di diffusione del COVID-19 e dei normali contaminanti presenti negli ambienti peraltro senza influenzare il normale svolgimento della vita scolastica;
la scuola è tenuta a rispettare i requisiti sul ricambio dell'aria previsti dalle norme per l'edilizia scolastica già con decreto ministeriale 18 dicembre 1975 che al punto 5.3.12. definisce la purezza dell'aria in relazione all'età e al numero degli studenti occupanti gli spazi;
esclusivamente l'apporto di aria esterna attraverso la ventilazione meccanica può garantire il raggiungimento di tali obiettivi assicurando la salubrità dell'ambiente interno, con ricadute positive sulle condizioni igieniche, sulla salute di studenti e personale scolastico preservando le condizioni di comfort termico;
studi di mercato evidenziano che il costo dell'implementazione della ventilazione meccanica nelle scuole non sarebbe superiore a quello sostenuto per l'acquisto dei banchi a rotelle con la differenza che questo investimento resterebbe a vantaggio della popolazione scolastica anche pro futuro, sia per tutelarla dalle future ondate di influenza stagionale e da ogni virus e batterio che si propaga velocemente nelle comunità scolastiche, sia per poter climatizzare gli ambienti nell'ipotesi di prorogare il termine dell'anno scolastico alla fine di giugno come accade in tutti i Paesi europei,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di individuare le risorse finanziarie al fine di dotare nel minor tempo possibile tutti gli istituti scolastici di impianti di ventilazione meccanica controllata al fine di farsi carico della tutela della salute del personale docente e non docente e degli studenti e, per questi ultimi, di garantire loro il diritto allo studio.
9/2790-bis-AR/183. Sasso, Colmellere, De Angelis, Maturi, Patelli, Racchella.