• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02790-bis- ...    premesso che:     l'articolo 147 reca «Incremento delle risorse del fondo di solidarietà comunale per il miglioramento dei servizi in campo sociale e per il potenziamento...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02790-bis-AR/275presentato daDEL MONACO Antoniotesto diDomenica 27 dicembre 2020, seduta n. 446

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 147 reca «Incremento delle risorse del fondo di solidarietà comunale per il miglioramento dei servizi in campo sociale e per il potenziamento degli asili nido»;
    il comma 2 del predetto articolo modifica l'articolo 1, comma 449, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, aggiungendo la lettera d-quinquies) tramite la quale si dispone un aumento delle risorse «quanto a 215.923.000 euro per l'anno 2021, a 254.923.000 euro per l'anno 2022, a 299. 923.000 euro per l'anno 2023, a 345.923.000 euro per l'anno 2024, a 390.923.000 euro per l'anno 2025, a 442.923.000 euro per l'anno 2026, a 501.923.000 euro per l'anno 2027, a 559.923.000 euro per l'anno 2028, a 618.923.000 euro per l'anno 2029 e a 650.923.000 euro annui a decorrere dall'anno 2030, quale quota di risorse finalizzata al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali comunali svolti in forma singola o associata dai comuni delle regioni a statuto ordinario»;
    tali risorse dovranno essere «ripartiti in proporzione del rispettivo coefficiente di riparto del fabbisogno standard calcolato per la funzione “Servizi sociali” e approvato dalla Commissione tecnica per i fabbisogni standard»; sarà poi compito di un decreto del Presidente della Repubblica annuale stabilire «Gli obiettivi di servizio e le modalità di monitoraggio, per definire il livello dei servizi offerti e l'utilizzo delle risorse da destinare al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali [...] sulla base di un'istruttoria tecnica condotta dalla Commissione tecnica»;
    la tragica crisi epidemiologica ancora in corso sta mostrando in tutta la sua drammaticità i limiti del nostro sistema socio-assistenziale, facendo emergere in maniera cruda e diretta tutte le sue contraddizioni;
    dunque questa norma rappresenta un importante e indispensabile intervento, che produrrà indubbi benefici per il nostro sistema, fornendo le ulteriori necessarie risorse per fornire i servizi essenziali alla popolazione;
    nell'ambito di questa pregevole norma si ritiene, tuttavia, di dover intervenire al fine di indirizzare, almeno in parte, queste nuove risorse verso uno dei principali problemi sociali del nostro Paese, quello della povertà educativa;
    la pandemia ci ha gettato senza preavviso nell'incertezza e in un mare di difficoltà e sta rendendo ancora più grave questo fenomeno che coinvolge già 1,2 milioni di bambini e ragazzi: Save The Children stima che nella rete del disagio, della povertà e della violenza rischiano di cadere un milione di bambini in più;
    già oggi sono troppi i bambini e le bambine vittime di violenza, che vivono in situazioni di degrado familiare e che senza forti riferimenti finiscono trascinati in baby gang a loro volta capaci di disseminare odio e violenza in una spirale senza fine;
    per consentire un futuro migliore ai nostri giovani, e, con essi, al nostro Paese, è prioritario dare loro la possibilità di far crescere i propri talenti e di metterli a disposizione di tutta la comunità Italia;
    per quanto alcuni possano ritenere questo un problema marginale, si rammenta in questa sede che la povertà educativa produce effetti negativi di vasta portata nel medio e lungo termine, in quanto influisce in maniera negativa e strutturale sullo sviluppo e sull'educazione delle giovani generazioni, le quali si troveranno senza adeguata istruzione e senza i necessari strumenti educativi e culturali per far fronte alla quotidianità nonché alle richieste, sempre più specifiche e competitive, da parte del mondo del lavoro, rischiando di incontrare ulteriori ostacoli nella già attualmente difficile ricerca di un'occupazione;
    per tale ragione, riteniamo che una parte di queste risorse debba essere impiegata, anche attraverso la costituzione di équipe professionali multidisciplinari, al fine di: ridurre la povertà minorile, educativa e culturale e l'abbandono scolastico e la non frequenza della Didattica Integrata a Distanza; promuovere l'occupabilità dei componenti delle famiglie con minori a rischio, in maniera da creare opportunità lavorative e migliorare le condizioni dell'intero nucleo famigliare; promuovere i patti educativi di comunità ai sensi del decreto del Ministro dell'istruzione n. 39 del 26 giugno 2020; finanziare progetti di scuola aperta mediante l'impiego delle infrastrutture scolastiche durante le ore pomeridiane o nei giorni festivi o di interruzione dell'attività didattica;
    tali attività potrebbero essere prese in considerazione ed approfondite anche nel corso del procedimento di destinazione delle risorse, in particolare, in sede di istruttoria tecnica da parte della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, prevedendo che la Commissione medesima tenga conto del coordinamento fra terzo settore, soggetti privati ed enti pubblici, incluse le istituzioni scolastiche,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare tutte le iniziative volte a garantire che le risorse di cui all'articolo 147, comma 2, lettera d-quinquies), vengano impiegate anche al fine di contrastare la povertà minorile, educativa e culturale, prevedendo che in sede di istruttoria tecnica, come previsto dalla predetta norma, la Commissione tecnica per i fabbisogni standard, tenga conto del coordinamento fra terzo settore, soggetti privati ed enti pubblici, incluse le istituzioni scolastiche.
9/2790-bis-AR/275. (Testo modificato nel corso della seduta) Del Monaco, Gallo, Sarli.