• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.4/04655 LEONE, VANIN, TRENTACOSTE, MAUTONE, DONNO, ABATE, ROMANO, L'ABBATE - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che: il "Giornale di Sicilia", con sede a Palermo, è un...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-04655 presentata da CINZIA LEONE
venerdì 18 dicembre 2020, seduta n.285

LEONE, VANIN, TRENTACOSTE, MAUTONE, DONNO, ABATE, ROMANO, L'ABBATE - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che:

il "Giornale di Sicilia", con sede a Palermo, è un quotidiano a diffusione nazionale fondato nel 1860 da Girolamo Ardizzone;

nel 2017, il gruppo editoriale SES, Società editoriale Sud ne assume il controllo acquisendo il 51 per cento della proprietà;

la SES, il cui presidente, amministratore delegato e direttore editoriale è il manager messinese Lino Morgante, detiene una vastissima parte dell'informazione del Mezzogiorno: testate giornalistiche, programmi televisivi e radiofonici, giornali on line;

ormai da due anni le attività poligrafiche di stampa del "Giornale di Sicilia" sono state in buona parte dirottate a Messina presso lo stesso stabilimento in cui stampano altre realtà editrici tra le quali "La Gazzetta del Sud" (di proprietà della stessa SES) "Tuttosport", "Il Mattino", "Il Messaggero" e, di recente, anche il quotidiano catanese "La Sicilia";

considerato che:

tale scelta ha portato ad una conseguente riduzione di incarichi e commesse di lavoro per i dipendenti poligrafici del "Giornale di Sicilia", inevitabile conseguenza della chiara volontà di potenziare lo stabilimento di Messina a discapito di quello sito nel capoluogo siciliano;

la SES, che ha dichiarato in prima istanza un esubero di 34 lavoratori poligrafici del "Giornale di Sicilia" su 43 totali, numero poi ridotto a 31 unità lavorative, ha presentato il 6 luglio 2019 la vertenza di lavoro pratica n. 06/CIGS/2019 Regione Siciliana, con cui richiedeva la messa in cassa integrazione a zero ore per i lavoratori, ovvero una situazione di totale inattività lavorativa;

secondo lo stesso documento, la SES avrebbe dovuto inoltre attivare delle misure per la gestione degli esuberi, tra cui la ricerca di possibili ricollocamenti presso altre società, e si impegnava a realizzare iniziative di formazione. Azioni, ad oggi, mai poste in essere;

considerato inoltre che:

la legge 27 dicembre 2019, n. 160, all'art. 1, comma 500, concede il trattamento di pensione anticipata ai lavoratori poligrafici di imprese stampatrici di giornali quotidiani a diffusione nazionale, le quali abbiano presentato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in data compresa tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2023, piani di riorganizzazione o ristrutturazione aziendale in presenza di crisi;

se da un lato tale piano è stato presentato dalla SES in favore dei lavoratori della "Gazzetta del Sud", versando questa in una situazione di crisi similare, lo stesso non si può dire per ciò che riguarda i poligrafici del "Giornale di Sicilia". Tale inerzia ha portato ad una situazione che danneggia e discrimina più di 100 unità familiari che ad oggi non percepiscono stipendio né cassa integrazione,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto sopra;

se ravvisi una disparità e una discriminazione immotivata ai danni dei poligrafici del quotidiano "Giornale di Sicilia";

quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di individuare soluzioni idonee a salvaguardare i lavoratori poligrafici del "Giornale di Sicilia", scongiurando ripercussioni economiche a danno di numerose famiglie coinvolte, già provate dalla crisi causata dall'emergenza epidemiologica.

(4-04655)