• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/05163 Interrogazione a risposta in commissione 5-05163presentato daVIVIANI Lorenzotesto presentato Giovedì 17 dicembre 2020 modificato Mercoledì 16 dicembre 2020 in Commissione XIII...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05163presentato daVIVIANI Lorenzotesto presentato Giovedì 17 dicembre 2020 modificato Mercoledì 16 dicembre 2020 in Commissione XIII (Agricoltura)

   VIVIANI, MANZATO, BUBISUTTI, CECCHETTI, GASTALDI, GOLINELLI, LIUNI, LOLINI e LOSS. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   la Commissione europea ha presentato una Proposta di regolamento che interviene al ribasso circa la possibilità di pesca per il Mediterraneo occidentale per il 2021; questi nuovi provvedimenti nel 2021 potrebbero ridurre da un 10 ad un 30 per cento l'attività per la pesca a strascico nel Mediterraneo occidentale;

   il Piano di gestione del Mediterraneo Occidentale ha già drasticamente ridotto le zone e le giornate di pesca per la flotta italiana operante nel Mar Tirreno. Nonostante le criticità e non senza subire importanti conseguenze sulla redditività, il settore della pesca, per tutelare la risorsa ittica, nel 2020 ha già ridotto lo sforzo di pesca del 10 per cento e rispettato le chiusure spazio temporali, come previsto dall'attuale piano di gestione;

   sarebbe necessaria un'opportuna valutazione scientifica degli impatti prodotti dalle misure già attive perché senza elementi conoscitivi, non si possono imporre ulteriori diminuzioni «a scatola chiusa», pur nel rispetto dello stesso Regolamento sul Mediterraneo occidentale;

   per scongiurare la messa in atto di nuove limitazioni all'attività della pesca, tutti i rappresentanti di settore italiani, francesi e spagnoli hanno sottoscritto un documento indirizzato ai Governi nazionali affinché non appoggino l'iniziativa unionale;

   per i pescatori la riduzione dello sforzo di pesca si traduce, soprattutto per le piccole barche a strascico, in più ore in mare perché dovranno sfruttare i pochi giorni che gli rimangono per pescare;

   con questi provvedimenti si continua a prestare attenzione solo all'aspetto ambientale, tralasciando quello economico, mettendo a rischio la sopravvivenza di alcune marinerie;

   nonostante alcuni segmenti siano già sotto i giorni sufficienti per avere un minimo di redditività di impresa, un'eventuale ulteriore riduzione delle giornate e delle zone di pesca comporterebbe un danno irrecuperabile al settore – già duramente colpito dall'emergenza COVID in corso – in termini di fatturato e occupazione, mettendo a rischio persino la sopravvivenza di tante di imprese di pesca;

   sembra, a quanto consta agli interroganti, che la Commissione europea abbia intenzione di respingere la richiesta avanzata dall'Italia di prorogare i piani di gestione attualmente in vigore, esprimendo in questo modo la volontà di continuare con la proposta della riduzione dello sforzo di pesca nei termini sopra citati –:

   quali iniziative urgenti, nelle opportune sedi europee, intenda mettere in atto affinché siano modificati i termini della proposta della Commissione europea al fine di scongiurare la messa in atto di nuove limitazioni all'attività della pesca onde evitare un'ulteriore riduzione delle giornate di pesca già diminuite nell'anno 2020.
(5-05163)