• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.9/02828/041    premesso che:     la birra rappresenta un prodotto ricco di potenzialità dal punto di vista industriale ed economico. Negli anni il settore ha dimostrato di saper crescere e...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02828/041presentato daMANCA Gavinotesto diVenerdì 18 dicembre 2020, seduta n. 443

   La Camera,
   premesso che:
    la birra rappresenta un prodotto ricco di potenzialità dal punto di vista industriale ed economico. Negli anni il settore ha dimostrato di saper crescere e investire generando 144.000 occupati totali, oltre 9.000 occupati lungo tutta la filiera, con circa 860 impianti di produzione di grandi, medie e piccole dimensioni sparsi su tutto il territorio nazionale;
    la filiera birraria rappresenta lo 0,53 per cento del PIL nazionale e crea un valore condiviso – dalla malteria alla pizzeria – di oltre 9,4 miliardi euro, rappresentando anche una delle grandi eccellenze del nostro Made in Italy con quote di esportazione che sono cresciute dai 1,7 milioni di ettolitri del 2009 ai 3,4 milioni del 2019;
    la birra produce ricavi per oltre 6 miliardi di euro per gli esercenti dell'Ho.Re.Ca., generando, con la sola vendita finale, oltre 1,6 miliardi di euro di valore aggiunto. La birra costituisce, infatti uno dei prodotti a più alta marginalità ed incide con una quota variabile tra il 7 per cento ed il 27 per cento, nei ricavi finali, siano essi ristoranti, bar o pizzerie;
    la capacità di generare ricchezza da parte della birra è particolarmente significativa a valle della filiera, segmento oggi esposto, più di ogni altro, alle incertezze legate al rapporto tra consumi e nuovi comportamenti sociali: il settore Ho.Re.Ca. con i bar, i ristoranti, le pizzerie e le migliaia di chioschi balneari, sono tra le attività maggiormente colpite da questa pandemia, insieme al mondo delle oltre 2.000 Aziende di distribuzione che quotidianamente consegnano loro birre e altre bevande;
    l'emergenza COVID-19 sta avendo infatti un impatto negativo molto pronunciato su un comparto così rilevante della nostra economia, con perdite nella filiera che nel 1o semestre del 2020 ammontano a 1,6 miliardi di euro: le conseguenze del primo lockdown e delle misure restrittive poste in essere dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 ottobre e confermate con quello del 3 dicembre stanno rallentando ulteriormente il trend di crescita che il settore ha avuto fino al 2019;
    la contribuzione fiscale complessiva della filiera italiana della birra è aumentata in 3 anni da 3,6 miliardi di euro nel 2015 a 4,3 miliardi di euro nel 2018, pari allo 0,93 per cento del totale di gettito nazionale;
    su una media europea di 31,2 euro/ettolitro, in Italia le accise sulla birra si attestano su un valore di 36,24 euro per ettolitro, ossia +5,14 euro rispetto a media UE;
    è necessario, per dare sostegno al settore, il riconoscimento di un incentivo fiscale a favore dei punti di consumo (Bar, Ristoranti, Pizzerie), con un credito di imposta che favorisca l'utilizzo del contenitore per birra che ha meno impatto sull'ambiente, il fusto, e per rendere il settore competitivo con gli altri concorrenti europei, la riduzione progressiva delle accise,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di inserire, nel prossimo provvedimento che intervenga sui ristori alle imprese in difficoltà, misure di sostegno al settore della produzione e della distribuzione della birra, e a considerare, all'interno della prossima riforma fiscale, la possibilità di diminuire le accise che gravano sul comparto birraio.
9/2828/41. Gavino Manca, Benamati, Bonomo, Nardi, Soverini, Zardini.