• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01047 (2-01047) «Labriola, Aprea, Casciello, Palmieri, Saccani Jotti, Vietina, Cassinelli, Giacometto, Napoli, Orsini, Pentangelo, Pettarin, Ruffino, Paolo Russo, Sandra Savino».



Atto Camera

Interpellanza 2-01047presentato daLABRIOLA Vincenzatesto diVenerdì 18 dicembre 2020, seduta n. 443

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'università e della ricerca, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, per sapere – premesso che:

   gli strumenti e i servizi per garantire il pieno successo formativo a tutti gli studenti capaci meritevoli, anche se privi di mezzi, sono assicurati mediante l'utilizzo delle risorse a valere sul Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio, delle risorse del gettito derivante dalla tassa regionale per il diritto allo studio e da risorse assicurate dalle regioni in misura pari almeno al 40 per cento dell'assegnazione alle regioni della quota parte del Fondo integrativo statale;

   le risorse vengono assegnate in base alle disponibilità finanziarie, così che si assiste al fenomeno dei cosiddetti idonei non beneficiari, soggetti che avrebbero diritto alla borsa di studio ma che, in seguito alla insufficienza dei fondi, non riescono ad accedere ai benefici;

   in materia di benefici per gli studenti universitari è inoltre previsto, in capo alle singole università, un esonero parziale o totale – cosiddetto no tax area – dal pagamento del contributo annuale onnicomprensivo dovuto dagli studenti che si iscrivono ai corsi di laurea e di laurea magistrale che presentano determinati requisiti di reddito e di carriera universitaria;

   la competenza legislativa in materia di diritto allo studio fa capo alle regioni alle quali vengono trasferite le risorse del Fondo integrativo statale ripartito in misura proporzionale al fabbisogno finanziario delle singole regioni;

   nel sistema universitario italiano, alcuni corsi di laurea prevedono un sistema di attribuzione dei posti mediante una selezione ad accesso programmato a livello nazionale, gestito direttamente dal Ministero, in base al quale, in seguito al punteggio ottenuto nei test di selezione e alla preferenza di sede manifestate al momento dell'iscrizione al test, tutti i candidati aspiranti matricole vengono inseriti in una graduatoria unica nazionale;

   il candidato, sulla base di tale graduatoria e delle preferenze espresse, potrebbe essere assegnato alla seconda o terza sede scelta come alternativa a quella principale in quanto una volta pubblicata la graduatoria è necessario attendere lo scorrimento della stessa;

   lo studente in possesso dei requisiti per l'accesso ai benefici del diritto allo studio che ha avanzato domanda nella regione in cui ha aspirato ad iscriversi potrebbe, quindi, trovarsi nella situazione che tale sede non corrisponda a quella in cui si iscriverà, con la conseguenza che il diritto allo studio non gli potrà essere garantito in forza della competenza regionale su tali benefici;

   il meccanismo sembra confliggere con l'obiettivo delle misure adottate in materia di diritto allo studio di garantire la possibilità di accedere a tutti gli studenti anche se privi di mezzi –:

   se il Governo non ritenga, per quanto di competenza, e nel rispetto delle competenze legislative disciplinate dalla normativa vigente, di promuovere e attivare, in accordo con le regioni, intese volte a prevedere il raccordo tra le diverse istituzioni che insistono sull'attuazione delle misure che garantiscono il diritto allo studio al fine di individuare modalità di trasferimento del beneficio riconosciuto allo studente da una regione all'altra.
(2-01047) «Labriola, Aprea, Casciello, Palmieri, Saccani Jotti, Vietina, Cassinelli, Giacometto, Napoli, Orsini, Pentangelo, Pettarin, Ruffino, Paolo Russo, Sandra Savino».