• Testo della risposta

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.4/06988 (4-06988)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 4 dicembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 439
4-06988
presentata da
SORTE Alessandro

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentita la direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue. L'interrogante fa riferimento alla chiusura dell'ufficio postale di San Gervasio, frazione del comune di Capriate San Gervasio (BG).
  A tal proposito, si ricorda che il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con legge 22 dicembre 2011, n. 214, ha disposto il trasferimento all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) delle funzioni in materia di regolazione e vigilanza del settore postale svolte precedentemente dal Ministero dello sviluppo economico. Spetta, infatti, all'Agcom la «adozione di provvedimenti regolatori in materia di qualità e caratteristiche del servizio postale universale», prevista dall'articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261. La suddetta Autorità ha regolamentato la presenza di Poste Italiane sul territorio nazionale con la delibera n. 342/14/Cons, che ha integrato le disposizioni del decreto ministeriale 7 ottobre 2008.
  Inoltre, occorre ricordare che in occasione dell'evento «Sindaci d'Italia», tenutosi a Roma il 28 ottobre 2019, Poste Italiane ha illustrato l'impegno di Poste Italiane verso i piccoli comuni: in primo luogo, la scelta di non chiudere più gli uffici postali nei Comuni con meno di 5.000 abitanti, in discontinuità con il precedente orientamento; in secondo luogo, la realizzazione di interventi infrastrutturali e di accordi per la fornitura di servizi in modo capillare.
  Ciò premesso, si rappresenta che, a causa dell'allerta pandemica da Sars-Cov-2, Poste Italiane ha dovuto apprestare una serie di misure di contenimento della diffusione del virus, in linea con le prescrizioni governative, anche attraverso la riorganizzazione della rete degli uffici postali, disponendo chiusure e rimodulazioni orarie.
  In virtù della sua funzione di vigilanza, sulla questione è stata sentita l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, la quale conferma che Poste Italiane ha dovuto ripensare profondamente le modalità di erogazione dei servizi e l'operatività degli uffici postali al fine di garantire la messa in sicurezza degli stessi – attraverso la sanificazione degli ambienti, il posizionamento di linee di distanziamento e l'installazione di circa 14.000 pannelli schermanti in plexiglass – e garantire la corretta gestione dei momenti di maggiore afflusso legati al pagamento delle pensioni.
  L'Agcom, in generale, riferisce che gli interventi attuati da Poste Italiane, volti al graduale riassorbimento degli impatti dell'emergenza sulla rete e al contenimento delle situazioni critiche, sono proseguiti senza interruzioni e avrebbero dovuto garantire un recupero graduale e crescente dei livelli di operatività degli uffici postali. Tuttavia, l'insorgere di nuovi casi di contagio sta avendo conseguenze sull'operatività del servizio. Ad ogni modo, l'Agcom riconosce che, grazie all'impegno profuso da Poste Italiane, il numero di uffici inizialmente coinvolti dall'emergenza continua a ridursi.
  Sul punto sollevato dall'interrogante è stata sentita altresì direttamente Poste Italiane. Questa ha comunicato di aver posto in essere, nell'immediato verificarsi dell'emergenza epidemiologica e in totale trasparenza e collaborazione con le istituzioni, le azioni necessarie ai fini della tutela dei propri lavoratori e degli utenti, con l'obiettivo di assicurare comunque i propri servizi, in coerenza con le disposizioni normative vigenti in materia di tutela della salute pubblica, ivi comprese le disposizioni afferenti al distanziamento sociale.
  Poste Italiane ha riferito, al contempo, che già dal 24 giugno 2020 ha dato avvio al progressivo ripristino della consueta operatività degli uffici postali interessati dalle modifiche in parola, dandone preventiva informativa ai Sindaci dei Comuni interessati.
  Tali iniziative hanno riguardato anche i due uffici postali presenti nel comune di Capriate San Gervasio.
  In particolare, Poste Italiane rappresenta quanto segue:

   l'ufficio postale di Capriate San Gervasio, inizialmente sottoposto a razionalizzazione, dal 27 aprile 2020 ha ripreso la consueta operatività con apertura dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:20 alle ore 13:35 ed il sabato dalle ore 8:20 alle ore 12:35. L'ufficio è inoltre dotato di uno sportello automatico (ATM) fruibile durante l'intera giornata;

   l'ufficio postale di San Gervasio d'Adda è al momento chiuso, ma con operatività in appoggio sul limitrofo ufficio postale di Capriate San Gervasio.

  Poste Italiane riferisce, inoltre, che la chiusura dell'ufficio postale di San Gervasio d'Adda non ha carattere definitivo: l'azienda proseguirà con il costante monitoraggio al fine di valutare la data di ripristino della sua consueta operatività. Nel frattempo, la regolare erogazione di tutti i servizi viene assicurata attraverso l'ufficio postale di Capriate San Gervasio; infatti, sulla base delle verifiche effettuate dall'azienda, il personale assegnato all'ufficio postale di Capriate San Gervasio risulta coerente con il fabbisogno di risorse stimato in base ai flussi di traffico, al numero di operazioni effettuate e al numero dei clienti serviti, inclusi quelli dell'ufficio postale di San Gervasio d'Adda.
  L'azienda riferisce altresì di aver avuto, nel mese di settembre 2020, contatti con il sindaco, il quale ha inviato una nota ai rappresentanti territoriali di Poste Italiane, chiedendo la riapertura dell'ufficio postale di San Gervasio d'Adda. Nel fornire risposta, l'azienda ha confermato il provvedimento di chiusura, ribadendone però il carattere temporaneo e sottolineando l'impegno di Poste Italiane nell'assicurare l'erogazione dei propri servizi, nel rispetto delle disposizioni normative in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica. Poste Italiane ha illustrato le iniziative adottate per limitare la diffusione del contagio, ivi compresa la procedura di sanificazione e l'istallazione di pannelli schermati in plexiglass in tutte le postazioni di front office sprovviste di vetro blindato, nonché il posizionamento di strisce di sicurezza idonee a garantire il distanziamento interpersonale, a tutela della clientela e dei dipendenti dell'azienda.
  In conclusione, voglio precisare che il Ministero dello sviluppo economico continuerà a monitorare le modalità di erogazione del servizio postale, nei limiti delle proprie competenze, al fine di assicurare un servizio efficiente ed omogeneo, e ad avviare – ove possibile – tutte le dovute iniziative per risolvere eventuali e serie criticità in tale ambito.
Il Viceministro dello sviluppo economico: Stefano Buffagni.