• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.3/02175 BOLDRINI, ROJC, D'ALFONSO, FEDELI, PITTELLA, LAUS, ASTORRE, FERRAZZI, IORI, MESSINA Assuntela, D'ARIENZO, BITI, GIACOBBE, CIRINNA' - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Premesso...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02175 presentata da PAOLA BOLDRINI
martedì 15 dicembre 2020, seduta n.282

BOLDRINI, ROJC, D'ALFONSO, FEDELI, PITTELLA, LAUS, ASTORRE, FERRAZZI, IORI, MESSINA Assuntela, D'ARIENZO, BITI, GIACOBBE, CIRINNA' - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Premesso che:

a causa dell'emergenza da COVID-19, il concorso per le scuole di specializzazione medica 2020 è stato spostato da luglio a settembre per garantire maggiore sicurezza per tutti i candidati e per il personale;

al concorso hanno partecipato più di 23.000 medici per un totale di poco più di 14.000 borse;

nonostante l'impegno ad aumentare il finanziamento per l'alta formazione medica, permane ancora un "imbuto" formativo che condanna migliaia di medici ad una condizione di precariato e il nostro sistema sanitario continua ad essere in sofferenza a causa della forte mancanza di specialisti;

la composizione del bando ha messo in evidenza alcune criticità, sottolineate anche dalle diverse associazioni di rappresentanza dei medici specializzandi: a tutti coloro che fossero già iscritti al corso di formazione in medicina generale è stato impedito di partecipare al concorso; inoltre, ai candidati già iscritti ad un corso di specializzazione medica, sono stati tolti i "punti curriculum";

poiché permane una forte differenza tra numero di candidati e posti offerti, potrebbe essere verosimile, a parere degli interroganti, la volontà di penalizzare coloro i quali siano già inseriti all'interno di un percorso di alta formazione;

il bando, in forma di linee guida, è stato presentato al consiglio nazionale degli studenti universitari, così come al Consiglio di Stato, i quali hanno entrambi rilevato perplessità in merito a queste modifiche. Quest'ultimo, in particolare, ha evidenziato che l'esclusione dal concorso avrebbe esposto a forte rischio di ricorso da parte dei candidati, proponendo delle modifiche per renderlo meno "attaccabile". Cosa che infatti è avvenuta;

questi aspetti hanno, infine, aperto la strada a diversi ricorsi al TAR, che hanno portato ad un ritardo nella pubblicazione della graduatoria del concorso, inizialmente fissata al 12 ottobre e poi rimandata al 26 ottobre. In seguito è stata posta, all'interno di un cronoprogramma pubblicato dal Ministero dell'università e della ricerca, la data del 30 novembre come termine di assegnazione delle sedi nelle quali i candidati avrebbero dovuto svolgere la specializzazione, in base alle scelte ed al proprio posizionamento;

ciò non è avvenuto, poiché il 1° dicembre, con un nuovo cronoprogramma, il Ministero ha stabilito il 3 dicembre come la data di assegnazione ed a giorni successivi quelli di immatricolazione;

il 3 dicembre, a seguito dell'appello cautelare proposto dal Ministero avverso i ricorsi di taluni candidati in relazione ad un quesito, pur sospendendo la sentenza impugnata, il giudice ha tuttavia espressamente aggiunto che "le ulteriori operazioni concorsuali andranno svolte successivamente alla decisione cautelare collegiale", fissando la camera di consiglio per il 15 dicembre. Ciò significa che ogni procedura di assegnazione ed immatricolazione sarà rimandata successivamente a questa data;

da ciò consegue che decine di migliaia di medici dovranno spostarsi, nel giro di pochi giorni, in tutta Italia per la presa in servizio al momento fissata per il 30 dicembre 2020. Questa tempistica determinerebbe grandi difficoltà, visto il contesto di forte limitazione agli spostamenti stabilito dal Governo, oltre ad un'oggettiva problematica logistica per la ricerca di un alloggio visti i tempi stretti. Il bando prevede una seconda assegnazione, che richiede ulteriori giorni in cui i candidati dovranno porre nuove scelte e successivamente immatricolarsi. In questo caso si ridurrà ancora di più la finestra temporale per potersi organizzare e prendere servizio;

la situazione di incertezza che si è venuta a creare, con continui rinvii e nuovi cronoprogrammi, ha messo in seria difficoltà più di 23.000 medici che attendono solo di mettersi a disposizione per aiutare il Paese in un momento di forte difficoltà;

c'è il rischio che molti di questi giovani medici rinuncino ad altri incarichi di lavoro in attesa di iniziare il percorso di specializzazione, con evidenti danni morali ed economici,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non reputi necessario prorogare ulteriormente la data, fissata al 30 dicembre, per la presa in servizio al fine di garantire una migliore organizzazione per tutti i candidati che hanno diritto ad iniziare nel migliore dei modi un percorso di formazione intenso e cruciale per il nostro servizio sanitario nazionale.

(3-02175)