Testo RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA
Atto a cui si riferisce:
S.6/00157 udita la relazione del Presidente del Consiglio in ordine al Consiglio europeo dell'11 dicembre 2020, in cui i Capi di Stato e di Governo dell'UE, tra gli altri punti all'ordine del giorno,...
Atto Senato
Risoluzione in Assemblea 6-00157 presentata da EMMA BONINO
mercoledì 9 dicembre 2020, seduta n.280
Il Senato della Repubblica,
udita la relazione del Presidente del Consiglio in ordine al Consiglio europeo dell'11 dicembre 2020, in cui i Capi di Stato e di Governo dell'UE, tra gli altri punti all'ordine del giorno, valuteranno gli esiti dell'eurogruppo dello scorso 30 novembre, con il via libera dei Ministri delle finanze alla riforma del meccanismo europeo di stabilità (MES), ai fini della sua ratifica;
considerato che:
l'Italia ha sottoscritto il 17,7 per cento del capitale del MES, per oltre 125 miliardi, versandone fino a questo momento poco più di 14 e dunque è interessata all'efficienza e alla funzionalità di uno strumento di garanzia dell'equilibrio finanziario dell'eurozona;
la riforma, tra le altre cose, stabilisce un sostegno comune al fondo di risoluzione unico (SRF) sotto forma di una linea di credito del MES, decisiva per rafforzare l'unione bancaria e garantire una rete di sicurezza per la stabilità del sistema del credito, che sarà avviata dall'inizio del 2022, due anni prima di quanto originariamente previsto;
la riforma non incentiva processi di ristrutturazione del debito pubblico, per cui non è previsto alcun automatismo in caso di assistenza finanziaria, ma rende il MES una sorta di polizza assicurativa a fronte di possibili crisi di liquidità e dunque rappresenta un meccanismo di stabilizzazione dei mercati,
impegna il Presidente del Consiglio a esprimere il sostegno dell'Italia alla riforma del MES deliberata dall'eurogruppo, che rende più adeguati gli strumenti messi a disposizione da questa istituzione per l'assistenza finanziaria ai Paesi dell'eurozona, con particolare riferimento al common backstop e alle condizioni di accesso agevolato già dimostrate con la linea di credito pandemico, avviata nel giugno 2020.
(6-00157)
Bonino, Richetti, De Falco.