• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/04597 BERNINI, AIMI, MALAN, CRAXI, BARBONI, GALLIANI, CANGINI, PEROSINO, BATTISTONI, BERARDI, RIZZOTTI, GALLONE, PAROLI, FERRO, MOLES, CESARO, DE SIANO, CALIGIURI, CAUSIN, PAGANO, BINETTI,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-04597 presentata da ANNA MARIA BERNINI
mercoledì 9 dicembre 2020, seduta n.280

BERNINI, AIMI, MALAN, CRAXI, BARBONI, GALLIANI, CANGINI, PEROSINO, BATTISTONI, BERARDI, RIZZOTTI, GALLONE, PAROLI, FERRO, MOLES, CESARO, DE SIANO, CALIGIURI, CAUSIN, PAGANO, BINETTI, SICLARI, TOFFANIN, CALIENDO, PAPATHEU - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:

nella giornata del 6 dicembre 2020 in tutta l'Emilia-Romagna si sono registrati notevoli disagi a causa del maltempo. La situazione più critica si è avuta nel modenese, dove il fiume Panaro ha rotto l'argine tra Castelfranco Emilia e la frazione di Gaggio;

in particolare si è creata una falla di circa 70 metri nell'argine, che ha provocato un'ingente fuoriuscita di acqua: oltre 300 sono state le persone che hanno dovuto tempestivamente abbandonare le proprie case. Per tutta la notte è rimasta chiusa anche la strada nonantolana e alcune vie di collegamento locali. La grande pressione dell'acqua ha portato a collassare un pilone del ponte Samone a Pavullo: la strada provinciale 255 è stata chiusa dai vigli del fuoco;

le impressionanti immagini dell'emergenza hanno riportato alla memoria la terribile alluvione del 2014, causata dall'esondazione del Secchia e che colpì duramente i comuni di Bastiglia e Bomporto. In quella tragedia perse la vita Oberdan Salvioli, uscito di casa nel tentativo di portare in salvo i suoi compaesani, il quale, un mese fa, è stato insignito della medaglia al valor civile affidata alla figlia;

la Regione ha annunciato l'intenzione di richiedere lo stato di emergenza nazionale unitamente a ristori adeguati per privati e imprese danneggiati;

da fonti autorevoli si apprende inoltre dei dubbi sollevati rispetto al funzionamento delle casse di espansione del fiume Panaro e della diga, munita di paratoie, che dovrebbe proprio servire a contenere i devastanti effetti delle piene. In particolare è stato ipotizzato che la diga abbia funzionato solo "a metà": l'AIPO (l'Agenzia interregionale per il fiume Po) ha spiegato che il test di collaudo sarebbe dovuto avvenire tra la fine del 2020 e la primavera del 2021,

si chiede di sapere:

quali iniziative di competenza si intenda mettere in campo per garantire adeguati risarcimenti a privati e imprese danneggiati dalla piena del Panaro;

quali azioni si intenda intraprendere per affrontare definitivamente l'annoso problema del dissesto idrogeologico delle zone colpite dall'alluvione;

se si intenda dare velocemente risposta, e con quali tempistiche, alla Regione Emilia-Romagna in relazione alla richiesta dello stato di emergenza;

se si intenda avviare verifiche, per quanto di competenza, al fine di appurare le cause dalla rottura dell'argine e di accertare eventuali ritardi nel collaudo delle casse di espansione e della diga, che sarebbe dovuto avvenire tra la fine del 2020 e la primavera del 2021.

(4-04597)