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Atto a cui si riferisce:
S.1/00304 premesso che: il decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, ha introdotto ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 25...



Atto Senato

Mozione 1-00304 presentata da ANNA MARIA BERNINI
mercoledì 9 dicembre 2020, seduta n.280

BERNINI, ROMEO, CIRIANI, MALAN, TOSATO, RAUTI, VITALI, AUGUSSORI, LA RUSSA, CRAXI, ALDERISI, MANGIALAVORI, BINETTI, SACCONE, FERRO, PEROSINO, CAUSIN, PAGANO, TIRABOSCHI, MESSINA Alfredo, GALLIANI, GALLONE, MALLEGNI, MASINI, RIZZOTTI, BATTISTONI, PAPATHEU, FLORIS, MOLES, AIMI, RONZULLI, CALIGIURI, SERAFINI, MINUTO, BARBONI, GASPARRI, PAROLI, DAMIANI, BARACHINI, CALIENDO, LA PIETRA, BALBONI, MAFFONI, URSO, BARBARO, GARNERO SANTANCHE', SALVINI Matteo, CALDEROLI, RIPAMONTI, PISANI Pietro, PILLON, SAVIANE, BERGESIO, NISINI, BRUZZONE, URRARO, FUSCO, ARRIGONI, PIZZOL, SIRI, CANDIANI, SAPONARA, ALESSANDRINI, LUCIDI, VALLARDI, RICCARDI, IWOBI, PELLEGRINI Emanuele, MONTANI, CENTINAIO, BORGONZONI, CANDURA, CORTI, DE VECCHIS, RUFA, MARIN, FERRERO, LUNESU, FREGOLENT, DORIA, BRIZIARELLI, PERGREFFI, RIVOLTA, PUCCIARELLI - Il Senato,

premesso che:

il decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, ha introdotto ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante "Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19", e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante "Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19";

sia nel decreto-legge n. 158 (art. 1, comma 2) che nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 (art. 1, comma 4), è previsto che "dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell'ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, e nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è vietato altresì ogni spostamento tra comuni, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti";

appare estremamente complesso, data la moltitudine di differenze territoriali e le specificità proprie di una società avanzata come quella italiana, individuare principi che riescano a sintetizzare tutte le esigenze dei concittadini;

da più parti vengono sollevate perplessità, in difesa dei cittadini che abitano nei centri più piccoli e che si sentono discriminati rispetto agli abitanti delle grandi città a causa dell'impossibilità di muoversi anche solo di pochi chilometri, talvolta metri, per favorire eventuali ricongiungimenti familiari;

la libertà è uno dei principi su cui si fonda ogni democrazia dell'Occidente;

considerato che:

il Parlamento, nonostante i ripetuti appelli giunti dalle massime autorità dello Stato per un suo maggiore coinvolgimento e visto il sistematico ricorso ad atti di rango secondario quali i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, non ha potuto svolgere le prerogative proprie previste dalla Costituzione;

diversi presidenti di Regione lamentano, anche in questa occasione, l'assoluta mancanza di concertazione nelle scelte adoperate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri;

molti concittadini segnalano estrema preoccupazione circa l'impossibilità di raggiungere i propri cari per le festività natalizie specie se anziani, disabili o genitori separati, evenienza questa che impedirebbe di tutelare un aspetto fondamentale che è il benessere psicofisico delle persone più fragili;

in Italia vi sono poco meno di 8.000 comuni, molti hanno dimensioni minori di un quartiere di una grande città come Roma, Milano o Napoli e distano molti chilometri l'uno dall'altro specie se ubicati in aree montuose;

gli spostamenti per le giornate del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio sono stati limitati ai soli comuni di residenza o domicilio a prescindere dalla vastità territoriale o composizione morfologica del territorio e non considerando che sul territorio nazionale ve ne sono migliaia privi di qualsiasi attività commerciale;

il Parlamento, impegnato non solo con l'esame del disegno di legge di bilancio ma anche nella conversione di quattro decreti-legge "ristori", potrebbe trovarsi nell'oggettiva impossibilità di procedere alla conversione del decreto-legge n. 158, determinando criticità evidenti e pericolose rispetto alla sospensione delle libertà fondamentali costituzionalmente garantite,

impegna il Governo:

1) a modificare la scelta dell'ambito territoriale di libertà di spostamento nella sola giornata del 25 dicembre da quello comunale a quello provinciale o di area metropolitana, permettendo altresì a Regioni e Province autonome di emettere ordinanze in deroga per aree specifiche nei propri territori di competenza;

2) a prevedere in ogni caso, pur nel rispetto del principio di precauzione e di massima tutela della salute pubblica, la possibilità di derogare ai limiti di spostamento imposti, nel caso di ricongiungimento familiare con persone anziane, persone affette da disabilità o di figli con genitore separato.

(1-00304 p. a.)