• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00588 (7-00588) «Ehm, Suriano, Cabras, Carelli, Colletti, De Carlo, Del Grosso, Di Stasio, Emiliozzi, Fantinati, Grande, Olgiati, Romaniello».



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00588presentato daEHM Yana Chiaratesto diLunedì 30 novembre 2020, seduta n. 435

   La III Commissione,

   premesso che:

    dal marzo 2015 in Yemen conflitto armato tra la coalizione internazionale guidata dall'Arabia Saudita, e le forze dell'alleanza militare formata dagli Houthi, cui si sono aggiunte tensioni accompagnate da scontri fra forze del Governo legittimo e milizie che fanno capo al «Southern Transitional Council», movimento con un'agenda dai chiari connotati autonomisti;

    nello Stato yemenita la popolazione è vittima di una crisi umanitaria di livello mondiale e la guerra ha distrutto gran parte dei mezzi di sussistenza e ad oggi, più di 24 milioni di persone su una popolazione totale di 28 milioni, dipendono totalmente dagli aiuti umanitari;

    secondo quanto affermato dall'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Un-Ocha), in Yemen si è di fronte alla «peggiore crisi umanitaria del pianeta»;

    in particolare i bambini e le donne pagano il prezzo più alto di più di cinque anni di guerra e secondo recenti dati, nel Paese, due milioni di minori sotto i cinque anni ed un milione di donne in stato interessante, soffrono quotidianamente fame e malnutrizione;

    la drammatica situazione è già evidenziata nella Risoluzione del Parlamento europeo del 4 ottobre 2018 dove si esortano «tutti gli Stati membri dell'UE ad astenersi dal vendere armi e attrezzature militari all'Arabia Saudita, agli Emirati arabi uniti e a qualsiasi membro della coalizione internazionale, nonché al governo yemenita e ad altre parti del conflitto»;

    la posizione del Parlamento europeo è stata chiarita con l'approvazione della risoluzione del 17 settembre 2020 sull'esportazione di armi e in applicazione della posizione comune 2008/944/PESC;

    i Governi di Belgio, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Paesi Bassi e Svezia hanno deciso di adottare restrizioni sulle loro esportazioni di armi verso Paesi che sono membri della coalizione a guida saudita coinvolti nella guerra nello Yemen;

    la Camera dei deputati ha approvato in data 26 giugno 2019 una mozione in cui impegna il Governo: «a valutare l'avvio e la realizzazione di iniziative finalizzate alla futura adozione, da parte dell'Unione europea, di un embargo mirato sulla vendita di armamenti ad Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, prevedendo al contempo consultazioni con gli altri Stati membri dei consorzi internazionali in relazione ai programmi di coproduzione industriale intergovernativi attualmente in essere» e a «a continuare ad assicurare un'applicazione rigorosa delle disposizioni della legge 9 luglio 1990, n. 185, e ad adottare gli atti necessari a sospendere le esportazioni di bombe d'aereo e missili che possono essere utilizzati per colpire la popolazione civile e loro componentistica verso l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti sino a quando non vi saranno sviluppi concreti nel processo di pace con lo Yemen»;

    il Governo italiano ha adottato, a fine luglio 2019, gli atti necessari per consentire all'Autorità nazionale che si occupa dell'export di armamenti (Uama) la sospensione di tutte le licenze relative l'esportazione di bombe d'aereo e loro componenti che possano essere utilizzate dall'Arabia Saudita o dagli Emirati arabi nel conflitto in Yemen;

    il provvedimento di sospensione di tutte le licenze in essere, relative all'esportazione di bombe, d'aereo e loro componenti verso l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti decisa dal Governo ha durata di 18 mesi, e scadrà a fine gennaio 2021,

impegna il Governo:

   ad adottare gli atti necessari per revocare le licenze in essere, relative alle esportazioni di bombe d'aereo e missili, che possono essere utilizzati per colpire la popolazione civile e loro componentistica verso l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti ed ogni altro paese attivamente coinvolto nel conflitto in Yemen, e per sospendere la concessione di nuove licenze per gli stessi materiali sino a quando non vi saranno sviluppi concreti nel processo di pace;

   a valutare la possibilità di estendere tale sospensione anche ad altre tipologie di armamenti;

   a proseguire, con i partner internazionali, nell'azione umanitaria coordinata sotto la guida delle Nazioni Unite per alleviare le sofferenze della popolazione yemenita, ed a valutare la possibilità di ulteriori iniziative in ambito umanitario e sanitario.
(7-00588) «Ehm, Suriano, Cabras, Carelli, Colletti, De Carlo, Del Grosso, Di Stasio, Emiliozzi, Fantinati, Grande, Olgiati, Romaniello».