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Atto a cui si riferisce:
C.5/04704 (5-04704)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 26 novembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-04704

  In merito al quesito posto dall'Onorevole interrogante, va osservato che il monumento celebrativo della battaglia di Lissa è sito all'interno dell'Accademia Navale di Livorno da oramai un secolo e, pertanto, esso può a buon diritto considerarsi parte integrante dell'istituto e del suo patrimonio storico.
  A tale considerazione si aggiunge il valore simbolico e ideale dell'opera che, nel ricordare la vittoria italiana nella Grande Guerra, perpetua altresì, nel principale Istituto di formazione della Marina Militare, il ricordo dei Caduti della parte avversaria.
  Inoltre, la collocazione del «Leone di Lissa» a Livorno trova ulteriore motivazione alla luce del fatto che la Marina Militare, durante il conflitto, oltre che nell'Adriatico operò lungo le coste del mar Ligure e del Tirreno, per proteggere i mercantili dagli attacchi avversari e per garantire l'arrivo dei materiali necessari allo sforzo bellico nei porti di destinazione italiani, tra i quali Livorno stesso.
  Ciò premesso a sostegno della intenzione di mantenere l'attuale collocazione del monumento, va senza dubbio osservata la fondatezza delle ricostruzioni dell'Onorevole interrogante, che ricordano opportunamente come la memoria degli eventi di Lissa trovi anche a Venezia degna rappresentazione, sia all'interno di Istituti militari, sia in luoghi aperti al pubblico e intensamente frequentati.
  In particolare, la Scuola Navale Militare «Francesco Morosini» ha da tempo dedicato una propria aula scientifica all'Ammiraglio Luigi Fincati, eroe veneto di Lissa; inoltre, il Museo Storico Navale di Venezia conserva numerosissime testimonianze del periodo storico in questione, tanto della Marina austriaca quanto di quella italiana.
  Non ultimo, sempre a Venezia, in prossimità della Riva dei Giardini, è collocata dal 1929 la «Colonna rostrata della Vittoria», eretta nel porto di Pola nel 1867 in ricordo dello scontro di Lissa, mentre a poche centinaia di metri di distanza, sulla facciata del Museo Storico Navale, campeggiano due ancore già appartenute alle Corazzate austro-ungariche Viribus Unitis e Tegetthoff, perpetuando così, anche nel nome del vincitore, il ricordo della giornata del 20 luglio 1866.