Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/04509 CANGINI, MALAN, RIZZOTTI, PAGANO, GALLIANI, MASINI, GALLONE, PAROLI, DAMIANI, MINUTO, TIRABOSCHI, FERRO, MOLES, BARBONI, CALIENDO, BERARDI, PEROSINO, CESARO, MODENA, BINETTI, FLORIS,...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-04509 presentata da ANDREA CANGINI
mercoledì 25 novembre 2020, seduta n.277
CANGINI, MALAN, RIZZOTTI, PAGANO, GALLIANI, MASINI, GALLONE, PAROLI, DAMIANI, MINUTO, TIRABOSCHI, FERRO, MOLES, BARBONI, CALIENDO, BERARDI, PEROSINO, CESARO, MODENA, BINETTI, FLORIS, TOFFANIN, CALIGIURI, AIMI - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Premesso che:
la legge n. 205 del 2017 ha istituito, ai sensi dell'art. 1, comma 254, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il "fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare", con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020, successivamente incrementata di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 dall'articolo 1, comma 483, della legge n. 145 del 2018;
il decreto-legge n. 86 del 2018, convertito, con modificazioni dalla legge n. 97 del 2018, ha successivamente attribuito al Ministro delegato per la famiglia e le disabilità il compito di definire, tramite decreto adottato di concerto con il Ministro del lavoro, sentita la Conferenza unificata, i criteri e le modalità di utilizzo del fondo trasferito alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 settembre 2019, il Ministro per le pari opportunità e la famiglia è stato delegato alle funzioni di indirizzo e coordinamento per l'utilizzo delle risorse del fondo;
per quanto risulta agli interroganti, in data 16 ottobre 2020, sulla pagina internet del Dipartimento delle politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri veniva pubblicata la nota ufficiale con la quale si dava conto dell'intesa raggiunta sul riparto del "fondo caregiver" a favore delle Regioni; detto riparto è in netta violazione delle finalità del comma 254 richiamato. Nella medesima nota si definivano poi le priorità di destinazione del fondo, ripetendo nuovamente gli errori segnali relativamente all'utilizzo delle parole "disabilità gravissima"; le finalità indicate ai punti 1, 2 e 3 della nota appaiono una palese distrazione del fondo per un uso non consentito, tanto più se erogati alle Regioni e non direttamente ai caregiver familiari;
con le parole "disabilità gravissima" si rischia ancora una volta di creare discriminazioni tra persone in condizioni di disabilità;
la nota da conto delle risorse trasferite alle Regioni che ammontano a 68.314.662 euro, così suddivisi: per il 2018, 20.000.000 euro, per il 2019, 24.457.899 e per il 2020, 23.856.763,
si chiede di sapere:
se il Presidente del Consiglio dei ministri sia al corrente, ed in caso contrario perché, che tra la previsione di legge che dispone, ai sensi dell'art. 1, comma 254, della legge n. 205 del 2017, e dall'articolo 1, comma 483, della legge n. 145 del 2018, specifici trasferimenti di somme dal bilancio dello Stato al capitolo di entrata n. 839 della Presidenza del Consiglio dei ministri intestato al "fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza al caregiver familiare" pari a 70 milioni di euro per il triennio 2018-2020, il saldo attuale sia solo di 68.314.662 euro, mancando in effetti 1.685.338 euro;
se abbia disposto impegni di spesa a valere sul fondo per un ammontare complessivo di 1.685.339 euro, ed in caso affermativo per quali finalità, in coerenza al vincolo di destinazione del fondo che è finalizzato alla copertura finanziaria di interventi volti al riconoscimento del valore sociale ed economico dell'attività di cura non professionale del caregiver familiare;
se sia a conoscenza delle modalità di spesa del fondo definite con il decreto di riparto alle Regioni dal Ministro per le pari opportunità e la famiglia che sono in violazione del combinato disposto dei commi 254 e 255 dell'articolo 1 della legge n. 205 del 2019, dell'articolo 3, comma 3, della legge n. 104 del 1992;
se non ritenga opportuno proporre una modifica delle disposizioni vigenti ed avere una responsabilità diretta sulla materia della disabilità al fine di evitare il ripetersi di situazioni che vedono il Governo avallare norme che recano un impatto negativo sulle persone con disabilità, sulle loro famiglie e, in particolare, sui caregiver familiari.
(4-04509)