• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/04449 NUGNES, DE PETRIS, LA MURA, DI MARZIO, FATTORI, DE BONIS, DE FALCO, BUCCARELLA - Al Ministro per il Sud e la coesione territoriale. - Premesso che sul sito del Ministro per il Sud e la...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-04449 presentata da PAOLA NUGNES
mercoledì 18 novembre 2020, seduta n.276

NUGNES, DE PETRIS, LA MURA, DI MARZIO, FATTORI, DE BONIS, DE FALCO, BUCCARELLA - Al Ministro per il Sud e la coesione territoriale. - Premesso che sul sito del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, nella pagina di approfondimento programmazione 2021-2027 "La Coesione nell'emergenza", si legge che: "A seguito della pandemia Covid-19 che ha innescato la grave crisi in corso, la Commissione europea, con i due Regolamenti (UE) 2020/460 e 2020/558 del Parlamento europeo e del Consiglio, ha introdotto ampi margini di flessibilità nei regolamenti dei fondi strutturali, finalizzati a favorire l'utilizzo delle risorse europee in funzione di contrasto all'emergenza sanitaria, economica e sociale. La Politica di Coesione rappresenta - ora con Next Generation EU - la principale leva di investimento pubblico europeo. Per il Sud, nel corso degli ultimi decenni ha rappresentato l'unica fonte stabile di intervento, a fronte del progressivo disinvestimento pubblico nazionale sul riequilibrio territoriale, l'innovazione e l'inclusione. Il Ministro per il Sud e la coesione territoriale, grazie al lavoro preparatorio che il Dipartimento delle Politiche di coesione, l'Agenzia per la coesione territoriale e le Autorità di gestione hanno condotto, ha sottoscritto un accordo con i Ministri gestori di fondi europei e accordi con le singole Regioni, per massimizzare le risorse europee da utilizzare per l'emergenza. Questi accordi, anche attraverso un dispositivo normativo di 'garanzia', preservano i principi cardine della coesione: la salvaguardia degli interventi già previsti nei programmi di intervento concordati con la Commissione e il partenariato economico e sociale; il mantenimento del vincolo di destinazione territoriale delle risorse, che impedisce ciò che è sempre avvenuto nelle crisi precedenti, e cioè che le misure anticongiunturali fossero finanziate con risorse già destinate alle regioni meno sviluppate";

considerato inoltre che:

in data 6 maggio 2020, il Ministro in indirizzo ha reso all'Assemblea della Camera dei deputati un'informativa sul rispetto del vincolo di destinazione alle regioni del Mezzogiorno di una quota di investimenti dello Stato in cui ha affermato tra l'altro che: "È inaccettabile rimuovere i principi di riequilibrio territoriale"; "Ogni ipotesi di contrapporre riequilibrio e sviluppo, anche in questa fase drammatica, non solo è ingiusta, ma è vecchia e sbagliata. Non possiamo ripetere gli errori del passato. A pagare il prezzo di questa crisi non può e non deve essere il Sud. La clausola del 34% non si sospende, la stiamo attuando"; "Questa pandemia ha fatto giustizia di tantissimi luoghi comuni. A partire proprio da quelli che inquinano da decenni il dibattito tra Nord e Sud. L'Italia, per rialzarsi, deve sanare le sue fratture, sociali e territoriali. La coesione non è un appello alle buone intenzioni, è un impegno politico, che dobbiamo realizzare ogni giorno";

sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri si legge che "alla base del Piano Sud 2030 c'è una nuova politica territoriale, in grado di rispondere alla dimensione nazionale della coesione territoriale. Ridurre le distanze tra Nord e Sud e tra centri e periferie, aree urbane e aree interne, provando a restituire protagonismo ai luoghi marginalizzati dalle politiche pubbliche",

si chiede di sapere:

se non contraddica quanto detto e gli intenti il fatto che il bando, pubblicato il 10 novembre 2020 sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri, per i progetti per il contrasto alla povertà educativa, azione prevista dal "piano Sud 2030", la cui attuazione è affidata all'Agenzia per la coesione territoriale, preveda che essi siano attuati in luoghi circoscritti delle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) o delle regioni Lombardia e Veneto (in quanto più colpite dalla pandemia);

se il Ministro in indirizzo intenda correggere questa impostazione e riportare i fondi previsti dal piano agli ambiti di destinazione per cui è stato concepito.

(4-04449)