• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/05021 (5-05021)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05021presentato daBARONI Anna Lisatesto diMartedì 17 novembre 2020, seduta n. 428

   ANNA LISA BARONI, NEVI, SANDRA SAVINO, SPENA, CAON, BRUNETTA e FASANO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   nel periodo di chiusura delle attività prodotto dall'epidemia da Covid-19, il settore suinicolo nazionale composto di 25.000 aziende, che producono un fatturato pari a 11 miliardi di euro, ha subito pesantemente gli effetti delle misure di contenimento, perdendo il 25 per cento del fatturato, sia in termini di esportazioni che di accesso al canale «Horeca». Le misure di contenimento adottate a inizio novembre 2020 aggravano di nuovo questi sbocchi commerciali;

   ad aggravare un quadro già problematico, c'è il rischio del proliferare della peste suina africana (Psa) veicolata dai cinghiali, che ha colpito duramente gli allevamenti di diversi Paesi europei, in particolare la Germania. Ora si teme il rapido spostamento dell'epidemia, Italia compresa, dove si teme un grave contagio a causa della crescita fuori controllo della popolazione di cinghiali;

   il proliferare della malattia in Europa ha causato l'interruzione dell'export delle carni verso i Paesi asiatici, in particolare la Cina. Gli allevatori italiani prevedono una diminuzione dei prezzi al di sotto dei costi di produzione, causato dalle esportazioni sottocosto della Germania e di altri Paesi dell'Unione europea;

   le norme vigenti prevedono un blocco delle esportazioni che non coinvolge l'intero territorio nazionale, bensì le sole regioni colpite. Il decreto legislativo n. 54 del 2004 non appare adeguato a prevenire e contenere la diffusione della Psa, in quanto prevede interventi successivi all'accertamento di un caso positivo;

   il 4 novembre 2020 nel rispondere ad una interrogazione sul contenimento della Psa, il Ministro interrogato ha annunciato la presentazione di uno specifico provvedimento per il controllo delle popolazioni di cinghiali;

   nei giorni scorsi è entrato in vigore il decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 6 agosto 2020 sui nuovi obblighi di etichettatura sull'origine carni suine. In tale ambito, si è consentito alle imprese di poter utilizzare le scorte esistenti delle etichette non conformi. Si ha notizia che si intende prorogare ulteriormente l'utilizzo di etichettature non conformi. Gli allevatori paventano che tale proroga faccia scendere ulteriormente i prezzi;

   la situazione sta assumendo dimensioni preoccupanti e, se non adeguatamente gestita rischia di comportare conseguenze disastrose per il settore suinicolo italiano ed in particolare per gli allevatori che vedono scendere il prezzo delle carni ben al di sotto del costo di produzione –:

   quali urgentissime iniziative intenda adottare il Ministro interrogato sia per sostenere il prezzo delle carni suine pagato al produttore, sia per regolare il mercato di import ed export, che le emergenze Covid-19 e Psa hanno gettato nello scompiglio.
(5-05021)