• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00055 (4-00055)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00055presentato daBELOTTI Danieletesto diVenerdì 13 aprile 2018, seduta n. 5

   BELOTTI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   recentemente è ritornata alla ribalta l'inchiesta promossa dalla trasmissione televisiva Report a fine 2016 sui «diamanti da investimento» che alcune banche italiane, tra cui Intesa San Paolo, Unicredit, Banco Popolare e Monte dei Paschi, hanno proposto per conto di società private esterne del settore (in particolare la Diamond Private Investment e Intermarket Diamond Business) ai loro clienti come beni rifugio a valori che si sono poi rivelati gonfiati rispetto al prezzo di mercato;

   nelle ultime settimane, dopo la decisione di Intesa Sanpaolo e Unicredit, di valutare caso per caso i reclami dei clienti e di rimborsare totalmente quanto speso, sono aumentati, in tutta Italia, gli investitori che hanno deciso di rivolgersi ad avvocati o alle associazioni dei consumatori per cercare di rientrare in possesso delle somme sborsate;

   da alcune rilevazioni delle associazioni consumatori, sarebbero coinvolti migliaia di risparmiatori italiani, la maggior parte dei quali pensionati e famiglie senza particolare esperienza in materia di investimento finanziario o anche solo mobiliare e che volevano solo diversificare il risparmio garantendosi il capitale;

   la Procura della Repubblica di Milano ha aperto un'inchiesta ipotizzando il reato di truffa ai clienti delle banche per un valore di almeno 300 milioni di euro, mentre la Guardia di finanza avrebbe acquisito alcuni documenti dagli uffici di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Banco BPM e banca Popolare di Bari;

   le banche coinvolte stanno rispondendo alle richieste dei propri clienti che hanno investito in diamanti in modo differente: Intesa Sanpaolo risulta che stia risarcendo i clienti che reclamano, ma non è ancora chiaro se saranno tutti soddisfatti; Unicredit offrirebbe somme, sebbene a pochi clienti, ad alcuni dei quali viene prospettato un rimborso integrale a fronte, come riportato dalla Reuters nei giorni scorsi di un contratto in cui si dichiara la banca «estranea alle rimostranze del cliente» e si rileva «in ogni caso integralmente la fondatezza delle contestazioni». Il contratto prevede inoltre una manleva nei confronti della banca in cui il cliente rimborsato rinuncia a qualsiasi azione o pretesa relative all'acquisto di diamanti e «a presentare citazioni, ricorsi, denunce, querele o esposti nei confronti di Unicredit, di qualsiasi altra società del relativo gruppo bancario e dei relativi dipendenti e/o collaboratori»; Banco Bpm ha dapprima offerto risarcimenti pari alle provvigioni incamerate e pertanto massimo il 20 per cento in base al diamante venduto, ma anch'essa pare che poi abbia iniziato ad aumentare le offerte al 50 per cento lasciando il diamante al cliente; Mps risulterebbe l'unica ad aver taciuto sin dall'inizio, anche se recentemente alcuni clienti sarebbero stati convocati nelle varie filiali, ma non si sa con quali risultati; le altre banche coinvolte in misuri minore rispetto alle altre, pare neghino responsabilità lasciando così i propri clienti senza risposte –:

   di quali elementi disponga sulla vicenda, con particolare riguardo all'ammontare complessivo investito dai risparmiatori in diamanti, al numero dei risparmiatori coinvolti e agli istituti bancari interessati;

   quali iniziative urgenti di competenza intenda intraprendere affinché venga garantita la trasparenza e la correttezza dei comportamenti degli intermediari e dei promotori finanziari;

   quali iniziative per quanto di competenza, intenda intraprendere al fine di evitare in futuro simili operazioni da parte degli istituti bancari, che tradiscono la fiducia dei risparmiatori.
(4-00055)