Testo della risposta
Atto a cui si riferisce:
C.4/03925 (4-03925)
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata Venerdì 13 novembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 427
4-03925
presentata da
PITTALIS Pietro
Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato in esame si rappresenta quanto segue.
Nella serata dei 22 ottobre 2019 si sono verificati due incendi sulla costa occidentale della Sardegna, uno nel comune di Arborea, in provincia di Oristano, e l'altro in quello di Bosa, in provincia di Nuoro, In entrambi i casi, le particolari condizioni meteorologiche avverse, causate da un forte vento di scirocco, hanno reso necessari impegnativi interventi dei vigili del fuoco per domare le fiamme.
Il primo rogo, originatosi da più focolai, si è sviluppato nella pineta della Marina di Arborea, interessando una vasta superficie compresa tra le strade 18 e 24 ovest, e ha distrutto circa 80 ettari di pineta e macchia: mediterranea; le fiamme si sono propagate fino al complesso turistico Ala Birdi-Horse Country, avvicinandosi ad alcune abitazioni poco distanti, rendendo necessaria l'evacuazione di 257 persone.
Giunta la prima squadra dei vigili del fuoco del comando di Oristano e constatata la gravità della situazione, è stato attivato tutto il personale disponibile, oltre a squadre di rinforzo provenienti dai due distaccamenti provinciali di Abbasanta e Ales; in seguito, si sono aggiunti anche gli operatori del distaccamento di Sanluri, afferente al comando di Cagliari.
Le risorse del Corpo nazionale, dei vigili del fuoco impegnate nell'attività di spegnimento sono state complessivamente circa 40 uomini e 13 automezzi, cui si è aggiunto il supporto di numerose squadre dell'ente regionale Forestas e dei carabinieri, coadiuvati da due elicotteri, in convenzione con la regione autonoma della Sardegna, e da due Canadair inviati dal centro operativo aereo unificato del medesimo corpo nazionale.
Per la gestione della fase emergenziale è stato immediatamente istituito sul posto un centro operativo comunale (COC), che ha visto la costante presenza del sindaco di Arborea, mentre la prefettura di Oristano ha seguito l'evento, coordinando le attività di competenza.
Nella giornata successiva, tutte le persone evacuate sono potute rientrare nei propri alloggi. Per tutta la durata dell'emergenza, le pattuglie della polizia stradale hanno regolamentato la circolazione stradale, mentre il servizio 118 ha messo a disposizione ambulanze medicalizzate per le eventuali necessità sanitarie.
Al termine della lotta attiva agli incendi e ininterrottamente per i due giorni successivi il personale del corpo nazionale ha garantito la sicurezza delle strutture, costituendo un presidio permanente sul luogo dell'evento, ed ha effettuato numerosi interventi dovuti alla ripresa dei focolai.
Nella giornata del 24 ottobre 2020, sono iniziate le operazioni di rilievo e mappatura dei luoghi percorsi dai fuoco attraverso l'impiego di nuclei specialistici vigilfuoco Tas (Topografia applicata al soccorso), Sapr (Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto) e Pg/Niat (Polizia giudiziaria/Nuclei investigativi antincendio territoriali). Il corpo nazionale ha eseguito accertamenti di polizia giudiziaria su incarico della procura di Oristano.
Anche l'incendio del comune di Bosa è divampato nella serata del 22 ottobre 2020 e, ugualmente, ha avuto origine da due diversi focolai, il primo sviluppatosi in una zona di insediamenti alberghieri denominata «S'istagnone», il secondo all'altezza del chilometro 11 della strada provinciale 49 che collega Bosa ad Alghero.
Alle ore 22.30, la richiesta di soccorso è pervenuta alla sala operativa 115 dei vigili del fuoco di Nuoro direttamente dal sindaco di Bosa. Anche in questo caso, si è immediatamente attivato il centro operativo comunale e contemporaneamente si è insediato il centro coordinamento soccorsi (CCS) presso la prefettura di Nuoro.
I roghi si sono propagati in direzione nord e hanno reso necessaria, per motivi di sicurezza, la chiusura della strada provinciale 49 e l'evacuazione, in via precauzionale, di circa 30 persone.
Sul posto è intervenuta dapprima la squadra inviata dal distaccamento di Macomer, poi ne sono arrivate altre dai comandi di Nuoro e di Cagliari e dai distaccamenti di Lanusei e Tortolì. Nel corso delle prime ore del 23 ottobre 2020, in aiuto alle squadre di terra sono stati inviati anche i mezzi aerei.
All'intervento hanno partecipato: personale del commissariato di polizia locale di Macomer, dell'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico (UPGSP), della polizia stradale e dei carabinieri di Bosa e Montresta, personale della Forestas, oltre a numerosi volontari della protezione civile di Bosa e della croce rossa.
Le attività di bonifica e di spegnimento dei vari focolai si sono protratte per tutto il giorno 23 ottobre 2020 e la chiusura delle operazioni e stata disposta solo nella successiva giornata del 24.
Per quanto attiene la possibile natura dolosa degli incendi in argomento e l'accertamento di eventuali responsabilità, i relativi accertamenti di polizia giudiziaria sono stati ultimati dal comando dei vigili del fuoco di Oristano e trasmessi alla fine di luglio 2020.
In tali frangenti, la macchina dell'emergenza, grazie alla collaborazione di tutte le componenti istituzionali, ha garantito il successo evitando danni a persone, forte anche di una recente esercitazione, con la simulazione di uno scenario analogo, tenutasi nella prefettura di Oristano pochi mesi prima, alla quale avevano partecipato gli stessi operatori che si sarebbero trovati a gestire gli incendi in parola.
Più in generate, il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 affida la competenza primaria nella materia della lotta attiva contro gli incendi boschivi alle regioni riservando allo Stato il solo concorso nell'attività di spegnimento. Tale assetto normativo è stato confermato dalla legge quadro sugli incendi boschivi 21 novembre 2000, n. 353, che ha, tra l'altro, attribuito alle regioni il compito di definire e programmare, mediante appositi piani regionali, le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.
La suddivisione delle competenze tra lo Stato e le regioni in materia non risulta mutata anche a seguito dell'emanazione del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177, che ha previsto la razionalizzazione delle funzioni di polizia e l'assorbimento del corpo forestale dello Stato nell'ambito della riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
Conseguentemente, sulla base dell'assetto normativo attualmente vigente, lo Stato resta competente in via sussidiaria al concorso nella lotta attiva agli incendi boschivi mediante il servizio garantito dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e fa riferimento all'Arma dei carabinieri per le attività di prevenzione e repressione dei reati connessi agli incendi boschivi.
In merito ai singoli piani territoriali per la gestione dell'emergenza, si ricorda altresì che il «Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi – triennio 2017-2019 (P.R.A.I.) – Anno 2019», è stato approvato con delibera della giunta della regione Sardegna n. 20/32 del 30 maggio 2019.
Per completezza d'informazione, si comunica infine che il 15 giugno e il 6 luglio di quest'anno sono stati assegnati gli organici previsti presso il distaccamento di Cuglieri, ubicato nell'area in parola, pienamente operativo dallo scorso 6 luglio.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.