• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/07470 (4-07470)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07470presentato daFICARA Paolotesto diMercoledì 11 novembre 2020, seduta n. 426

   FICARA, MARTINCIGLIO, LUCIANO CANTONE, DAVIDE AIELLO, ALAIMO, SODANO, SAITTA, CASA, LOMBARDO, D'ORSO, PIGNATONE e SURIANO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   in seguito alla legge n. 169 del 1975, relativa alla riorganizzazione dei trasporti marittimi, nasceva la Siremar, dipendente dal gruppo Tirrenia, posta in amministrazione straordinaria nel 2010 e, a seguito della privatizzazione di Tirrenia, ceduta nel 2011 a «Compagnia delle Isole S.p.a.», società partecipata al 30,33 per cento dalla regione siciliana e controllata dalla «Mediterranea Holding»;

   nel 2012 veniva stipulata una prima convenzione con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'esercizio dei servizi di collegamento marittimo fra la Sicilia e le isole minori in cui veniva previsto che la società avrebbe ricevuto convenzioni statali, per le rotte di servizio pubblico, pari a 55,6 milioni di euro l'anno per 12 anni. La convenzione prevedeva altresì che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze esercitasse la vigilanza sul corretto adempimento delle obbligazioni convenzionali. Ciò sino all'approvazione dell'articolo 25 comma 9 del decreto-legge 69 del 2013, quando tale funzione veniva trasferita alla regione siciliana;

   nel 2016, a seguito di accoglimento dei ricorsi presentati dalla società di Navigazione Siciliana s.p.a. (Sns spa), seconda aggiudicataria della procedura di privatizzazione di Siremar, per l'annullamento della stessa, veniva azzerata l'aggiudicazione a «Compagnia delle Isole Spa» e stipulata la nuova convenzione tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti spa e Sns spa, rimanendo la vigilanza in capo alla regione siciliana;

   nello stesso anno, la società Ustica Lines S.p.a, ora Liberty Lines S.p.a e Caronte e Tourist isole minori spa subentravano in ogni rapporto della Sns spa con un atto di scissione che determinava la trasformazione di quest'ultima in società consortile per azioni;

   già da notizie di stampa del 2018 si è appreso di alcune problematiche legate alla certificazione antimafia della società Sns;

   l'articolo 83 del decreto legislativo n. 159 del 2011 al comma 1, dispone che:«Le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici, anche costituiti in stazioni uniche appaltanti, gli enti e le aziende vigilati dallo Stato o da altro ente pubblico e le società o imprese comunque controllate dallo Stato o da altro ente pubblico nonché i concessionari di lavori o di servizi pubblici, devono acquisire la documentazione antimafia di cui all'articolo 84 prima di stipulare, approvare o autorizzare i contratti e subcontratti relativi a lavori, servizi e forniture pubblici, ovvero prima di rilasciare o consentire i provvedimenti indicati nell'articolo 67»;

   l'articolo 92, comma 3, dello stesso decreto prevede che: «nei casi di urgenza, immediatamente, i soggetti di cui all'articolo 83 commi 1 e 2, procedono anche in assenza dell'informazione antimafia» tuttavia, non è chiaro rispetto a quale parte della documentazione la stampa faccia riferimento;

   inoltre, considerato che la prima convenzione risale al 2012, apparirebbe quantomeno anomalo che sussistano tali problematiche –:

   se il Governo sia a conoscenza della situazione descritta in premessa e quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere in relazione alle criticità rappresentate, qualora trovassero attualmente riscontro le notizie sopra riportate.
(4-07470)