• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/07438 (4-07438)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07438presentato daMOLTENI Nicolatesto diMartedì 10 novembre 2020, seduta n. 425

   MOLTENI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   come riportato dalla stampa locale, da oltre otto mesi, i tre uffici postali tra le località di Domaso e Sorico sono aperti negli stessi tre giorni della settimana e chiusi nei rimanenti giorni;

   in particolare, gli abitanti di Albonico o Montemezzo per usufruire dei servizi postali sono costretti a percorrere oltre trenta chilometri e recarsi, nell'unico aperto, nel comune di Gravedona dove si creano inevitabili code e assembramenti;

   successivamente al contagio di alcuni dipendenti, durante la prima ondata pandemica, l'azienda era stata costretta a rivedere la gestione del personale, riducendo le aperture, ma perfino in quel frangente gli uffici di Domaso e Sorico, sempre operativi durante l'intero arco settimanale, sono rimasti aperti a giorni alterni;

   con l'entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020, che ha imposto un nuovo lockdown alla Lombardia, gli spostamenti da un comune all'altro sono diventati più complicati, aumentando il disagio della popolazione;

   il sindaco di Sorico ha espresso le proprie doglianze rappresentando che i cittadini, dopo la prima fase di interruzione dell'attività, confidavano nella riapertura definitiva degli uffici postali;

   per venire incontro alle esigenze della popolazione, sarebbe stato utile almeno diversificare i giorni di apertura, per un deflusso più ordinato degli utenti. Poste ha installato in diverse località i postamat che però non possono supplire integralmente agli uffici postali. In particolare, quello installato nel comune di Sorico è fuori uso già da tempo, creando ancora ulteriore disagio;

   i contenuti del servizio postale universale sono definiti a livello europeo dalla direttiva 97/67/UE del 15 dicembre 1997 (cosiddetto «prima direttiva postale»), come successivamente modificata dalle direttive 2002/39/UE del 10 giugno 2002 (cosiddetta «seconda direttiva postale») e 2008/6/UE del 20 febbraio 2008 (cosiddetta «terza direttiva postale»). La direttiva stabilisce che il servizio universale corrisponde ad un'offerta di servizi postali di qualità determinata forniti permanentemente in tutti i punti del territorio a prezzi accessibili a tutti gli utenti. Il servizio postale universale deve essere assicurato per almeno cinque giorni a settimana e garantire almeno una raccolta e una distribuzione al domicilio degli utenti degli invii postali;

   fornitore del servizio universale è riconosciuta ex lege la società Poste Italiane Spa per un periodo di quindici anni a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 58 del 2011 (e quindi fino al 30 aprile 2026);

   il servizio postale universale è affidato a Poste Italiane s.p.a. fino al 30 aprile 2026, sulla base del contratto di programma 2020-2024 firmato il 30 dicembre 2019 che «regola i rapporti tra lo Stato e la società per la fornitura del servizio postale universale, Poste Italiane S.p.a., nel perseguimento di obiettivi di coesione sociale ed economica, che prevedono la fornitura di servizi utili al cittadino, alle imprese e alle pubbliche amministrazioni mediante l'utilizzo della rete postale della Società»;

   a fronte del contributo che la società riceve per l'onere pubblico, pari a 262,4 milioni di euro all'anno, non sembra corrispondere un servizio di qualità, nonostante sulla «Carta dei servizi postali», pubblicata il 10 ottobre 2017, si legga che «grazie alla presenza capillare su tutto il territorio nazionale, ai forti investimenti in ambito tecnologico e al patrimonio di conoscenze rappresentato dai suoi oltre 140 mila dipendenti, Poste Italiane ha assunto un ruolo centrale nel processo di crescita e modernizzazione del Paese» –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro interrogato intenda adottare affinché venga disposta nel più breve tempo possibile l'immediata riapertura degli uffici postali di Domaso e Sorico.
(4-07438)