• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/00107-A/030    premesso che:     il provvedimento in esame mira ad introdurre nel nostro ordinamento misure di prevenzione e di contrasto, anche col ricorso alla sanzione penale, delle...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00107-A/030presentato daPAGANO Alessandrotesto diMercoledì 4 novembre 2020, seduta n. 422

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame mira ad introdurre nel nostro ordinamento misure di prevenzione e di contrasto, anche col ricorso alla sanzione penale, delle discriminazioni «per motivi legati al sesso, al genere, all'orientamento sessuale e all'identità di genere», rilevando da un lato l'emergenza sociale determinata dalle numerose offese ai danni delle persone omosessuali o transessuali, dall'altro l'assenza di norme a loro tutela;
    come affermato nella Risoluzione dell'Assemblea parlamentare del Parlamento europeo n. 1904 del 4 ottobre 2012: «per garantire il diritto fondamentale all'educazione, l'intero sistema educativo deve assicurare l'eguaglianza delle opportunità ed offrire un'educazione di qualità per tutti gli allievi, con la dovuta attenzione non solo di trasmettere il sapere necessario all'inserimento professionale e nella società, ma anche i valori che favoriscono la difesa e la promozione dei diritti fondamentali, la cittadinanza democratica e la coesione sociale». L'Assemblea parlamentare, nella medesima Risoluzione, ha inoltre precisato che «è a partire dal diritto all'educazione così inteso che bisogna comprendere il diritto alla libertà di scelta educativa» e pertanto gli Stati hanno l'obbligo di rispettare «il diritto dei genitori assicurando questa educazione e questo insegnamento conformemente alle loro convinzioni religiose e filosofiche»;
    in base all'esperienza e all'attività svolta nelle scuole si ritiene che il provvedimento in esame possa rappresentare un pericolo per la libertà educativa dei genitori: la visione antropologica su cui esso si basa, pur se non condivisa dalle famiglie, sarà comunque ritenuta obbligatoria nei percorsi educativi proposti nelle scuole, veicolata dalla presunta esigenza di combattere le discriminazioni di genere,

impegna il Governo

a monitorare gli effetti applicativi della presente legge affinché nell'ambito dell'insegnamento nelle scuole non possano determinarsi situazioni di disparità di trattamento fra gli insegnati, dal momento che alcuni – quelli favorevoli all'ideologia gender – sarebbero liberi di manifestare il proprio pensiero in materia, mentre ad altri – quelli in disaccordo con l'ideologia gender – ciò sarebbe di fatto precluso per non incorrere in una sanzione penale.
9/107-A/30. Alessandro Pagano, Bisa, Di Muro, Marchetti, Morrone, Paolini, Potenti, Tateo, Tomasi, Turri.