• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/07372 (4-07372)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07372presentato daD'ORSO Valentinatesto diMartedì 3 novembre 2020, seduta n. 421

   D'ORSO, ALAIMO, CANCELLERI, CASA, GIARRIZZO, SODANO, MARTINCIGLIO e PAPIRO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   secondo il monitoraggio dell'epidemia da Covid-19 nelle regioni e nelle province italiane a cura della Fondazione Gimbe sulla base dei dati diffusi quotidianamente dalla Protezione civile e dal Ministero della salute, nella settimana tra il 14 e il 20 ottobre 2020 la regione Sicilia ha registrato un incremento percentuale dei contagi da SARS-CoV-2 del 33,3 per cento. Nelle ultime 2 settimane si rileva un'incidenza di 104 casi positivi per 100.000 abitanti, e solo il 27 ottobre 2020 si sono registrati 860 nuovi contagi, 10 morti, un numero totale di 727 ricoveri Covid-19 e di 103 pazienti in terapia intensiva;

   la Sicilia, al terzo posto per il numero di ricoveri e terapie intensive che fanno registrare un incremento percentuale di 1,3 volte rispetto al mese di aprile 2020, rientra tra le sette regioni con maggiori criticità alle prese con la nuova ondata di Covid-19;

   è evidente che la situazione sia grave ed allarmante come confermato dagli stessi operatori sanitari, in particolare, degli ospedali del capoluogo siciliano, che denunciano come negli ospedali palermitani (ad esempio Civico, Cervello) vengano chiusi o trasferiti dall'oggi al domani interi reparti per fare spazio ai nuovi ricoveri Covid-19, sottraendo così posti letto ai pazienti affetti da altre patologie;

   a fronte di tutto ciò, i sindacati di categoria del personale medico lanciano un grido d'allarme per il grave stato di disagio che il personale sanitario tutto è costretto a vivere ogni giorno anche a causa della mancanza di medici ed infermieri, e della carenza di materiale sanitario e di dispositivi di protezione. Nei giorni scorsi si è letto anche di un'infermiera del 118 addormentatasi stremata sul volante dell'ambulanza con il paziente a bordo in attesa di entrare nell'ospedale di Villa Sofia. Ha atteso il suo turno per otto infinite ore (vedi http://www.rainews.it);

   è evidente, secondo gli interroganti che la regione Sicilia (in cui l'ultimo aggiornamento del «piano pandemie» risale all'anno 2009) si sia fatta trovare del tutto impreparata di fronte a questa seconda ondata, nonostante la prevedibilità della stessa;

   nella regione siciliana è rimasta, dunque, lettera morta quella seria programmazione dell'emergenza sanitaria che doveva puntare ad un potenziamento del sistema sanitario (con particolare riguardo al piano di apertura di un maggior numero di reparti Covid nei vari ospedali siciliani) come preannunciato dal presidente della regione Nello Musumeci in occasione della premialità di 400 milioni di euro riconosciuta alla regione per la sanità dell'isola, nei mesi scorsi, dal tavolo composto dai rappresentanti dei Ministeri dell'economia e della salute, che monitora l'andamento del piano di rientro a cui la Sicilia è sottoposta. Il presidente Nello Musumeci esprimeva il suo impegno con queste parole: «...Da un lato si prosegue con un'azione di risanamento dei conti pubblici, dall'altro si ottiene una premialità di centinaia di milioni di euro che potranno essere utilizzate per potenziare ancora di più il Sistema sanitario siciliano...» –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali iniziative per quanto di competenza, ritenga opportuno adottare (anche in raccordo con le autorità istituzionali regionali competenti) per addivenire al più presto ad una soluzione finalizzata ad attivare, fin da subito, tutti gli strumenti per risolvere le gravi criticità presenti negli ospedali siciliani che impediscono agli operatori sanitari di gestire con serenità e sicurezza la grave emergenza epidemiologica in atto, e ai cittadini isolani di fruire pienamente dei servizi e delle cure del servizio sanitario regionale in ossequio all'articolo 32 della Costituzione.
(4-07372)