• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/04901 (5-04901)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04901presentato daPAGANO Ubaldotesto diGiovedì 29 ottobre 2020, seduta n. 418

   UBALDO PAGANO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   nei mesi di luglio ed agosto 2020 la Slc Cgil di Taranto ha denunciato alcuni call center operanti per conto di Tim in diversi comuni tarantini, tra cui Massafra e Crispiano;

   le condizioni di lavoro in cui operavano i dipendenti dei call center erano evidentemente fuori norma, sia in termini di sicurezza (il luogo di lavoro era un garage, i cui spazi rendevano impossibile il rispetto delle norme anti-Covid), sia in termini retributivi, giacché la retribuzione ammontava a circa la metà rispetto all'accordo nazionale sottoscritto tra Asstel con Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil;

   in data 26 luglio 2020, è stato sottoscritto protocollo tra organizzazioni sindacali confederali e provincia di Taranto, il primo in Italia, per monitorare le condizioni di sicurezza e contrattuali delle aziende del settore rispetto alla legge ed ai contratti, con l'intento di disincentivare i contratti pirata;

   Tim, dopo alcune verifiche, ha proceduto a recedere dal contratto di appalto con le aziende coinvolte, causando il licenziamento di diverse decine di persone;

   la stessa Tim non ha mai dato riscontro alle richieste di Slc Cgil per organizzare un incontro al fine di definire, avendo attestato l'illegalità per cui quelle aziende producevano guadagni per conto di Tim, come salvaguardare la posizione di chi aveva perso il posto di lavoro –:

   se intenda, per quanto di competenza, coinvolgere Tim in un tavolo di confronto con le parti sociali al fine di ristabilire nei medesimi territori le condizioni occupazionali precedenti alla chiusura dei call center, assicurando dignità e sicurezza ai lavoratori;

   se intenda intraprendere iniziative volte ad elaborare un percorso condiviso con forze dell'ordine, uffici comunali competenti in materia di autorizzazione di nuove attività produttive (Suap) ed ispettorati del lavoro, al fine di rafforzare la rete di sicurezza dei luoghi di lavoro sul territorio;

   se intenda riattivare un tavolo nazionale di settore per impedire il proliferare di queste situazioni di vero e proprio sfruttamento, specie in un momento tanto complesso per l'economia ed il lavoro della nostra società.
(5-04901)