• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/04861 (5-04861)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04861presentato daPASTORINO Lucatesto diMartedì 27 ottobre 2020, seduta n. 416

   PASTORINO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   le disposizioni del Governo – da ultimi il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 ottobre 2020 e il decreto-legge 20 ottobre 2020, n. 129 – adottate per affrontare l'ondata di contagi in crescita del Covid-19 rappresentano misure necessarie quanto drammatiche per molte piccole attività che costituiscono la struttura portante del tessuto produttivo del nostro Paese;

   la pandemia ha avuto un enorme impatto sull'economia reale, facendo riemergere la piaga delle disuguaglianze sociali: mentre i negozi al dettaglio serrano i battenti e in Italia raddoppiano i «nuovi poveri», al mondo alcuni milionari moltiplicano i loro patrimoni, come evidenziato dal Bloomberg Billionaires Index;

   infatti, le conseguenze non sono state le medesime per tutti, ma alcuni soggetti produttivi hanno beneficiato, in termini economici, della pandemia. Specificatamente, i cambiamenti nelle abitudini di vita hanno avuto ovvie ripercussioni su acquisti e consumi, spingendo al rialzo i settori gestiti dalle multinazionali del web: colossi con fatturati miliardari che nel nostro Paese pagano solo pochi milioni di tasse l'anno;

   dunque, la crescita già esponenziale dei fatturati delle cosiddette websoft (Software & Web Companies) è divenuta vertiginosa, un esempio per tutti è Amazon con ricavi aumentati del 40 per cento, mentre i piccoli esercizi commerciali sono stati letteralmente strozzati dall'emergenza in corso da ormai 9 mesi e nuovamente acutizzatasi;

   la questione di una tassazione dei servizi digitali viene discussa da anni, in sede internazionale, ma anche europea e nazionale, con l'obiettivo di colmare il divario di tassazione fra i ricavi tradizionali e quelli digitali;

   nel nostro Paese alcuni passi avanti sono stati fatti con l'adozione della digital tax, con aliquota al 3 per cento (introdotta dalla legge di bilancio 2020), tuttavia, alla luce dell'attuale situazione, appare necessario intervenire ulteriormente al fine di sanare almeno in parte le disparità che stanno tragicamente aumentando;

   ciò sarebbe possibile mediante l'istituzione di una tassa di scopo sui ricavati delle multinazionali del web in Italia, indirizzando le risorse raccolte a favore delle piccole e medie imprese e dei piccoli esercizi al dettaglio –:

   se intenda valutare, anche in vista della discussione del disegno di legge di bilancio per il 2021, l'adozione di iniziative per l'introduzione di un tributo sui ricavi ottenuti in Italia dalle Web Soft Companies, fortemente favorite dalla pandemia, esplicitamente finalizzato e collegato all'obiettivo di ristorare le piccole attività tragicamente colpite dalle conseguenze economiche e sociali della pandemia da Covid-19 e delle necessarie misure di contenimento adottate al fine di contrastarne la diffusione.
(5-04861)