• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/04874 (5-04874)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04874presentato daGEMMATO Marcellotesto diMercoledì 28 ottobre 2020, seduta n. 417

   GEMMATO, BUTTI e BELLUCCI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il Ministero della salute ha fatto pervenire nel mese di maggio 2020 al Garante per la Protezione dei dati personali la valutazione d'impatto relativa alla protezione dei dati personali raccolti attraverso il sistema di allerta meglio noto come la app «Immuni», all'epoca in fase sperimentale, proprio per la necessità di raccogliere il parere vincolante del Garante, anche attraverso le eventuali prescrizioni a cui adeguarsi;

   il Garante per la protezione dei dati personali, con apposito provvedimento del 1o giugno 2020 (9356568) indicava 12 prescrizioni vincolanti, da soddisfare entro il termine perentorio di 30 giorni;

   in particolare, il Garante aveva chiesto, tra le altre, di indicare puntualmente nella valutazione d'impatto, l'algoritmo, basato su criteri epidemiologici di rischio e modelli probabilistici, rendendolo disponibile alla comunità scientifica; di consentire agli utenti dell'app di disattivarla temporaneamente; di precisare la descrizione delle operazioni effettuate con riferimento ai dati personali raccolti in relazione alle diverse categorie di interessati; di dedicare particolare attenzione all'informativa, in considerazione del fatto che il sistema può essere usato anche da parte di minori ultra quattordicenni; di fornire adeguate informazioni agli utenti in relazione alle caratteristiche della fase di sperimentazione; di integrare la valutazione d'impatto e l'informativa in relazione a diversi aspetti;

   ad oggi, non risulta pervenuta alcuna risposta da parte del Ministero della salute, nonostante il termine per dare attuazione a quanto previsto dal provvedimento fosse di 30 giorni e siano trascorsi i mesi di luglio, agosto, settembre e, anche in questo mese di ottobre, nulla è accaduto in merito;

   in considerazione di tale inadempienza, c'è da supporre che la app «Immuni» sia da considerare ancora, a tutti gli effetti, in fase sperimentale, oltre ogni limite di tempo, nonostante sia stata indebitamente considerata come strumento a regime, senza essere, di fatto, mai uscita dalla fase di sperimentazione, non avendo dato seguito alle disposizioni del Garante per la protezione dei dati personali –:

   se i fatti di cui in premessa corrispondano al vero e per quale motivo il Governo non abbia dato seguito alle disposizioni del Garante per la protezione dei dati personali in merito al trattamento dei dati, continuando in sostanza ad utilizzare la app «Immuni», che formalmente risulta ancora in fase di sperimentazione, fungendo da strumento di raccolta dei dati dei cittadini sulla piattaforma di Google e Apple, senza alcuna delle tutele previste dalle disposizioni del Garante per la protezione dei Dati Personali espresse nelle citate prescrizioni.
(5-04874)