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Atto a cui si riferisce:
S.4/03130 URSO - Al Ministro dell'interno. - Premesso che: in data 6 aprile 2020, la trasmissione televisiva "Striscia la notizia", su Canale 5, mandava in onda un servizio girato dall'inviato...



Atto Senato

Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 080
all'Interrogazione 4-03130

Risposta. - È incontestabile che il traffico e lo spaccio di stupefacenti costituiscono il principale problema di ordine pubblico nella città veneta e che tali attività sono quasi totalmente gestite da cittadini di origine maghrebina, nigeriana e albanese. Gli albanesi, in particolare, sono prevalentemente dediti ai traffici di grandi quantitativi di stupefacenti con i quali poi riforniscono gli spacciatori nordafricani. I nigeriani, invece, operano in seno a organizzazioni criminali autonome.

Diverse attività investigative hanno infatti dimostrato la capacità operativa di questi gruppi criminali di gestire i trasferimenti di droga dai Paesi di produzione o transito, verso l'Europa, attraverso direttrici marittime, terrestri o aeree. In quest'ultimo caso, viene adottato il collaudato metodo dei corrieri "ovulatori" (body packer), anche ricorrendo a persone di altre nazionalità e diversificando di volta in volta le rotte di ingresso.

Gli italiani sono principalmente dediti allo spaccio di droghe sintetiche che reperiscono sul mercato internazionale tramite ordinativi online.

Le attività d'indagine svolte non hanno ad oggi evidenziato consolidate associazioni fra le diverse etnie.

L'impegno delle forze di polizia, volto al contrasto di tali attività delittuose, è costante e negli ultimi mesi ha permesso di conseguire ottimi risultati con numerosi arresti e il sequestro di ingenti quantitativi sostanze stupefacenti. In aggiunta all'attività strettamente investigativa e agli ordinari servizi di controllo del territorio, le aree della città più sensibili a ridosso della stazione- ferroviaria oltre la zona galleria San Carlo, nel quartiere Arcella, sono oggetto di servizi di controllo straordinari.

Il fenomeno delittuoso è spesso all'ordine del giorno del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. In tale sede, il 15 aprile 2020, è stato deliberato l'impiego quotidiano di maggiori risorse territoriali provenienti dalla Polizia di Stato, dall'Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di finanza e dalla Polizia locale di Padova. A tale dispositivo si sono aggiunti specifici rinforzi del Dipartimento della pubblica sicurezza e dell'Arma dei Carabinieri, con l'impiego di pattuglie specializzate nel controllo del territorio. Sono state utilizzate, altresì, unità cinofile antidroga della Polizia di Stato e della Guardia di finanza. I servizi svolti, tra l'altro, hanno ricevuto l'apprezzamento delle istituzioni territoriali, dei comitati di quartiere e dei residenti.

SIBILIA CARLO Sottosegretario di Stato per l'interno

30/09/2020