• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/01989 DE FALCO, FATTORI, DI MARZIO - Al Ministro dell'interno. - Premesso che: risulta che in varie parti del nostro Paese, con il supporto della Croce rossa, si stiano effettuando dei...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01989 presentata da GREGORIO DE FALCO
giovedì 15 ottobre 2020, seduta n.266

DE FALCO, FATTORI, DI MARZIO - Al Ministro dell'interno. - Premesso che:

risulta che in varie parti del nostro Paese, con il supporto della Croce rossa, si stiano effettuando dei trasferimenti di extracomunitari a bordo di "navi quarantena". Si tratta di persone già titolari di protezione umanitaria o di richiedenti asilo o comunque regolarmente soggiornanti da tempo sul territorio nazionale, già ospitati nei centri d'accoglienza, risultati positivi;

una di queste persone ha raccontato un fatto sconcertante che, se confermato, dà la misura della confusione che regna in questo momento nelle scelte di governo. Il giovane, che abita e lavora in Italia sin dal 2013, e che qui paga le tasse, ha spiegato che la sera del 7 ottobre 2020 è stato prelevato, insieme ad altri extracomunitari tutti risultati positivi al tampone, e, dopo un viaggio in pullman di 18 ore, è stato condotto al porto di Palermo, dove è stato imbarcato, insieme agli altri, sulla nave "Allegra";

la nave traghetto è una di quelle utilizzate per far trascorrere ai naufraghi provenienti dalla Libia e dalla Tunisia il periodo di quarantena. Dunque, per quanto risulta agli interroganti, quarantena precauzionale ed isolamento sanitario, concetti tra loro opposti, sono stati mischiati in maniera insensata e pericolosa per la salute pubblica;

il professor Galli ha ben chiarito che è un "errore colossale", in senso generale, l'uso delle navi per la quarantena, e che, invece, occorre far sbarcare le persone il prima possibile. Il giudizio sarebbe stato evidentemente ancor più negativo se il professore avesse potuto tenere conto del fatto che la stessa nave sarebbe stata usata per la quarantena e l'isolamento;

l'unica esperienza specifica di "navi quarantena" è quella verificatasi a bordo della nave da crociera "Diamond Princess", nella quale, per cause di forza maggiore, il comandante dovette isolare in cabina gli infetti, nel tentativo di arginare o interrompere la catena del contagio;

nonostante l'abnegazione del comandante e dell'equipaggio, la quarantena sulla nave ha avuto effetti disastrosi. Infatti, in uno studio pubblicato sul "Journal of travel medicine", attraverso un modello statistico, un gruppo di ricercatori della Umea University (Svezia) ha dimostrato che, "se la nave fosse stata immediatamente evacuata all'arrivo a Yokohama, il numero dei contagiati sarebbe stato pari all'incirca a 70". In totale, invece, ad entrare in contatto con il virus sono state 705 persone. "Un tasso quattro volte superiore a quello osservato nello stesso periodo nelle aree più colpite della Cina", afferma l'epidemiologo Joacim Rocklov, prima firma dello studio;

non sembra noto chi abbia impartito, per quale motivo ed in base a quale norma, l'ordine di deportazione e segregazione a bordo di persone positive al COVID-19;

appare, però evidente che ogni responsabilità non individuabile in un preciso livello amministrativo risalga sino al vertice dell'amministrazione e che, pertanto, se il Ministro in indirizzo non provvederà a porre rimedio alla situazione, ne assumerà la piena responsabilità, anche politica,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo fosse a conoscenza di quanto esposto prima delle notizie fornite dai media, e se intenda rendere noto chi abbia dato l'ordine di deportare gli extracomunitari residenti in Italia e positivi al COVID-19, per quale motivo, e in base a quale normativa la decisione sia stata presa;

se intenda proseguire su questa linea, a parere degli interroganti del tutto sbagliata, pericolosa e che viola la libertà delle persone e, al tempo stesso, il diritto alla salute individuale e collettivo;

quante siano le persone trattenute nelle "navi quarantena", quanti siano coloro che sono stati posti in quarantena preventiva, e quanti in isolamento sanitario;

se sulla nave vi sia personale medico e paramedico e delle forze dell'ordine;

come si possa conciliare la tutela della salute con l'aver deciso di far permanere nello stesso luogo persone in quarantena e persone positive al COVID-19, tenendo conto anche del fatto che le navi traghetto scelte per la "quarantena" non sono luoghi adatti alla cura e non hanno percorsi differenziati per i positivi e per le persone in quarantena, con evidente rischio di propagazione del virus, come ha dimostrato la drammatica esperienza della nave da crociera "Diamond Princess".

(3-01989)