• Testo RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.6/00138    premesso che:     in risposta alla crisi generata dalla pandemia da Covid-19, il Consiglio europeo del 17-21 luglio 2020 ha concordato di aggiungere, alle risorse del Quadro...



Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00138presentato daCRIPPA Davidetesto diMartedì 13 ottobre 2020, seduta n. 407

   La Camera,
   premesso che:
    in risposta alla crisi generata dalla pandemia da Covid-19, il Consiglio europeo del 17-21 luglio 2020 ha concordato di aggiungere, alle risorse del Quadro finanziario pluriennale (QFP) dell'Unione europea 2021-2027, un ulteriore ingente quantitativo di risorse con il programma Next Generation EU (NGEU), il nuovo strumento dell'UE che raccoglierà fondi sui mercati e li canalizzerà verso i programmi destinati a favorire la ripresa economica e sociale;
    con riferimento a NGEU, in particolare, il Governo indica in circa 208 miliardi di euro (il 28 per cento del totale delle risorse messe a disposizione dall'Unione) l'ammontare delle risorse che confluirebbero nel nostro Paese a vario titolo. In particolare, i prestiti ammonterebbero a circa 127 miliardi di euro a fronte di sovvenzioni a fondo perduto per circa 81 miliardi di euro;
   considerato che:
    il nuovo QFP, rafforzato da NGEU, intende in modo particolare fornire all'UE i mezzi necessari per far fronte alle conseguenze della crisi da Covid-19 e, allo stesso tempo, trasformare l'Unione attraverso le sue principali politiche, in particolare il Green Deal europeo e la transizione digitale;
    l'obiettivo del Dispositivo per la ripresa e la resilienza, nell'ambito del NGEU, è quello di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale dell'Unione migliorando la resilienza e la capacità di aggiustamento degli Stati membri, attenuando l'impatto sociale ed economico della crisi e sostenendo le transizioni verde e digitale, contribuendo così a ripristinare il potenziale di crescita delle economie dell'Unione, a incentivare la creazione di posti di lavoro nel periodo successivo alla crisi da Covid-19 e a promuovere una crescita sostenibile;
    i Piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR) rappresentano una occasione storica, probabilmente unica e irripetibile, per disegnare ed innestare, a tutti i livelli di governo, un nuovo percorso di crescita sostenibile, sia essa di tipo economico, sociale che ambientale;
   valutato che:
    i principi chiave che la Commissione europea ha indicato per l'elaborazione del PNRR concernono la transizione verde, la transizione digitale, l'equità e la stabilità macroeconomica;
    in particolare, la transizione verde sì propone il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 e la riduzione significativa delle emissioni di gas entro il 2030;
   in ogni piano nazionale saranno respinte le misure o le riforme dannose dal punto di vista ambientale, in base al principio del « do not harm» e la spesa relativa al clima dovrà ammontare almeno al 37 per cento, con riforme ed investimenti nel campo dell'energia, dei trasporti, della decarbonizzazione dell'industria, dell'economia circolare, della gestione delle acque e della biodiversità. Si sollecita l'accelerazione della riduzione di emissioni tramite la rapida distribuzione di energie rinnovabili e di idrogeno verde, un'azione più decisa sull'efficienza energetica degli edifici, investimenti nella mobilità sostenibile, la promozione di infrastrutture ambientali e la protezione della biodiversità;
    alla transizione digitale e all'aumento della produttività si prevede poi che sia dedicato almeno il 20 per cento delle spese in ogni Piano nazionale. Le riforme e gli investimenti proposti dovrebbero: migliorare la connettività; sviluppare competenze digitali a tutti i livelli per sostenere un mercato del lavoro in transizione e formare il futuro digitale dell'Europa, incidendo sulla pubblica amministrazione e sulle imprese; costruire capacità digitali all'avanguardia (intelligenza artificiale, cybersecurity, microelettronica);
    l'equità si prevede che sia perseguita con interventi mirati ad assicurare pari opportunità, istruzione inclusiva, condizioni di lavoro eque e protezione sociale adeguata a giovani, donne e gruppi vulnerabili. Si afferma la crescente importanza di investire in infrastrutture sociali, di assicurare accesso equo all'istruzione, un'assistenza sanitaria di qualità, il rafforzamento dell'assistenza di lunga durata, di promuovere l'uguaglianza di genere e di condurre politiche di equilibrio tra vita professionale e familiare;
    per quanto riguarda la stabilità macroeconomica, gli Stati membri dovrebbero continuare a fornire nel 2021 sostegno fiscale temporaneo e finalizzato, in un contesto in cui è attivata la clausola di salvaguardia generale del Patto di Stabilità e crescita ed è stato sospeso l'aggiustamento di bilancio, stante il mantenimento della sostenibilità fiscale di medio termine;
   considerato, inoltre, che:
    stante l'ingente entità delle risorse e la ristrettezza dei tempi per la pianificazione del loro utilizzo, – la governance dei Recovery Fund dovrà necessariamente condurre a decisioni meditate, trasparenti e responsabili, in grado di prevenire fenomeni di sprechi, di illegalità e di infiltrazione mafiosa;
    per l'attuazione dei progetti del Piano e per la verifica dei tempi degli stessi è importante affidarsi alle amministrazioni pubbliche centrali e territoriali, anche rinforzandole, evitando o comunque limitando all'essenziale la creazione di nuove strutture;
    sottolineata l'opportunità di coinvolgere appieno il Parlamento sia nella fase di predisposizione del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza sia in quella della sua attuazione, attraverso un'accurata e costante attività di monitoraggio e di controllo
    approva la Relazione sulla individuazione delle priorità nell'utilizzo dei Recovery Fund, deliberata dalla Commissione Bilancio, tenuto conto dei rilievi delle Commissioni permanenti;

impegna il Governo

   a dare attuazione alle indicazioni contenute nella Relazione, inclusiva dei rilievi formulati dalle Commissioni permanenti, e, in particolare:
    a) al fine di rispettare la tempistica prevista dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, che impone tempi certi di attuazione, per la decarbonizzazione e la transizione ecologica a utilizzare il contributo qualificato degli enti locali e delle eccellenze pubbliche e private che il Paese è in grado di offrire;
    b) per quanto concerne gli interventi volti a promuovere investimenti privati, a delineare strumenti capaci di attivare le risorse in modo rapido ed efficace, a tal fine privilegiando misure che si traducano in meccanismi agevolativi automatici, sulla base di criteri di accesso semplici e chiari, che riducano al minimo l'attività di intermediazione delle amministrazioni pubbliche e, conseguentemente, le scelte discrezionali nell'individuazione dei soggetti destinatari dei benefici, anche attraverso la previsione di misure fiscali mirate e temporanee;
    c) a promuovere efficacemente l'occupazione femminile impiegando per questo obiettivo una parte cospicua delle risorse disponibili e valutando in sede di progettazione e monitoraggio l'impatto di genere di tutti i progetti.
(6-00138) «Davide Crippa, Delrio, Boschi, Fornaro, Gebhard, Manzo, Ubaldo Pagano, Del Barba, Fassina, Tabacci, Tasso, Rospi».